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Iran bombarda Tel Aviv e due basi aeree israeliane
di Leandro Leggeri
L’IRAN LANCIA MISSILI SU ISRAELE DOPO I RAID DI TEL AVIV CONTRO OBIETTIVI MILITARI E NUCLEARI
In una delle risposte militari più dirette degli ultimi anni, l’Iran ha colpito Israele con decine di missili balistici e droni, dopo che Tel Aviv aveva violato la sovranità iraniana con una serie di bombardamenti su strutture militari e impianti nucleari, nell’ambito dell’operazione denominata Rising Lion.
Fonti locali e internazionali confermano che parte dei missili iraniani ha raggiunto Tel Aviv e altri centri urbani, causando danni strutturali e diversi feriti.
L’esercito israeliano, colto di sorpresa, ha attivato i sistemi di difesa aerea Iron Dome, Arrow e David's Sling, che non sono riusciti a intercettare l’intera ondata.
L’attacco iraniano, oltre a segnare una svolta militare, rappresenta una dichiarazione politica netta contro l’atteggiamento aggressivo e impunito con cui Israele conduce da anni operazioni oltreconfine.
Le autorità di Teheran hanno ribadito che si è trattato di una “risposta legittima” a un’azione considerata apertamente ostile e ingiustificata.
Israele, che da decenni gode di una superiorità militare nella regione, si trova ora di fronte a una controparte che ha dimostrato di poter colpire nel cuore del Paese, superando tecnologie difensive considerate tra le più avanzate al mondo.
Nonostante l’impatto dell’offensiva iraniana, i vertici israeliani parlano di contenimento e minacciano nuove rappresaglie, alimentando un’escalation che potrebbe portare a un conflitto regionale aperto.
R' distruzione diffusa nelle aree residenziali di Tel Aviv ma è in vigore un divieto totale di pubblicazione sugli impatti dei missili iraniani presso le basi aeree di Nevatim e Tel Nof.
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