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No a re e regine: che regnino libertà e giustizia
di
Francesco P. Esposito *
Lei è una manifestante. Faccia a terra, capelli strattonati, schiacciata sull’asfalto come fosse niente.
Succede a New York, 2025. Protestava contro le retate dell’ICE, contro l’uso di truppe militari per “garantire l’ordine”.
Succede ovunque: quando ti alzi per difendere i diritti, c’è sempre una mano che ti schiaccia la testa.
Come criminologo non sto con i re né con le regine. Sto con chi protesta e viene zittito.
Non è sicurezza questa. È paura travestita da disciplina.
È repressione camuffata da legge.
E se pensi che Trump sia solo un nome del passato, sbagli di grosso.
Il metodo resta: manganello, schedatura, silenzio.
Difendere i diritti non è moda, è necessità.
Sì alla giustizia. No alla brutalità.
Sì al rovesciamento. No alla normalizzazione del sopruso.
Una testa schiacciata è il simbolo perfetto di chi comanda con la forza.
E noi invece siamo quelli che quella forza la smascherano.
E qui siamo a fianco del diritti, degli ultimi e della giustizia sociale.
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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