Referendum: la toppa peggiore del buco
di Sandro Valentini

Nel sostenere che 13 milioni di Sì sia una vittoria poiché si prendono più voti del governo Meloni non solo si fa una operazione politica ridicola ma si rischia che la toppa sia peggiore del buco.

Insomma, si dice guardate abbiamo fatto il referendum per contarci come centrosinistra anche rispetto a Renzi e Calenda e non per tentare di realizzare il successo referendario. Allora è inevitabile che una parte significativa di quei 13 milioni si sentano presi per i fondelli.

Volevano raggiungere il quorum o almeno provarci e non partecipare a una forma anomala di primarie del centrosinistra.

Credo che questa posizione post elettorale maggioritaria nel centrosinistra e fatta propria da chi sogna uno schieramento alternativo composto da Avs, 5 Stelle e solo una parte del PD, più un po' di sinistrati, sia foriera di altri più drammatici disastri.

Ammettere la sconfitta e analizzarne le cause sarebbe di gran lunga più serio. Ma la serietà non è una dote che caratterizza il centrosinistra, che è più proteso agli imbrogli e alle furbizie politiche. Comunque contenti loro contenti tutti. Mi pare più corretta la posizione di Landini anche se chiacchiera molto ma di fatti né fa pochi o nulla,

PS. Per 5 Stelle. Partecipare a questo teatrino lo porta a ridurre drasticamente consensi. In questo CD. schieramento alternativo perderebbe molti consensi verso l'astensione o Avs, che sarebbe la bella copia a "sinistra" di Conte.
Meloni invece brinda. Sa che con questa opposizione inconcludente e in gran parte fatta da un ceto politico non disinteressato governerà per i prossimi 10 anni.

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