Agenzie sanitarie e di salute pubblica spesso inerti verso disastro di Gaza
di Roberto De Vogli
Cosa hanno fatto le organizzazioni sanitarie e di pubblica salute durante il più rapido declino di aspettativa di vita mai registrato? Cosa hanno fatto durante il genocidio di Gaza?
Alcune organizzazioni hanno agito sin dall'inizio ed hanno fatto di tutto per fermare il genocidio.
Altre hanno mantenuto un silenzio assordante.
Sono rimaste in silenzio di fronte alla peggiore catastrofe sanitaria globale del XXI secolo, che secondo uno studio pubblicato su The Lancet ha causato una riduzione dell'aspettativa di vita di 35 anni in un solo anno.
Come spiega un articolo del British Medical Journal intitolato “La comunità sanitaria ha la responsabilità di mettere in luce la distruzione in corso a Gaza”: “Il fallimento delle istituzioni globali nel sostenere e far rispettare queste regole a Gaza - e le azioni dei potenti Stati per ostacolare la giustizia e la responsabilità - riflette un fallimento morale e una violazione degli obblighi legali”.
“...È dovere morale di tutti denunciare e sollecitare la responsabilità per le violazioni del diritto umanitario. Tuttavia, la giustizia nel settore sanitario significa sostenere attivamente la popolazione di Gaza nella sua sofferenza e contribuire a ricostruire il sistema sanitario di Gaza”.
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