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07 giugno 2025
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Imboscata della resistenza a Khan Younis intrappola truppe israeliane
di Leandro Leggeri

All’alba di oggi, nella zona orientale di Khan Younis, la resistenza palestinese ha teso un’imboscata a un’unità dell’esercito israeliano, colpendo duramente le truppe presenti in un’area che, da settimane, è oggetto di un’aggressiva campagna militare.

Secondo quanto riportato dal dottor Iyad Al-Qarra, analista politico e giornalista sul campo, l’operazione ha avuto luogo in un contesto di pesanti bombardamenti, con l’impiego massiccio di F-16, elicotteri Apache e mezzi corazzati israeliani, che da giorni stanno devastando completamente i quartieri orientali della città. Questi attacchi seguono la consueta strategia di "terra bruciata", volta a cancellare ogni traccia di vita e resistenza sul terreno.

Le forze di occupazione, che avevano ordinato l’evacuazione totale dell’area, hanno poi condotto una distruzione sistematica: case rase al suolo, infrastrutture ridotte in macerie, e intere famiglie costrette a fuggire. Eppure, in questo scenario apocalittico, la resistenza palestinese ha saputo colpire in modo organizzato e mirato, infliggendo perdite all’esercito israeliano e dimostrando che, nonostante mesi di assedio e devastazione, la volontà di resistere non è stata spezzata.

Fonti locali riferiscono che l’attacco è avvenuto nei pressi di quella che un tempo era la zona residenziale di Al-Qarara, ora trasformatasi in un teatro di guerra. Le esplosioni sono state udite fino alla zona di Al-Mawasi, considerata “sicura” dalle autorità israeliane, ma ormai anch’essa sotto il fuoco.

La resistenza, in condizioni estremamente difficili, continua a dimostrare capacità operative sorprendenti, malgrado lo squilibrio di mezzi e potenza militare. Mentre i vertici israeliani parlano di "obiettivi tattici", sul terreno si assiste alla distruzione sistematica di una città e alla sofferenza di decine di migliaia di civili, ridotti allo stremo.

L’imboscata di oggi è l’ennesimo segnale che la volontà di un popolo sotto occupazione non può essere cancellata con le bombe.

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