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Germania: deputata espulsa dal Bundestag per t-shirt con scritta Palestine
di Leandro Leggeri
LA GERMANIA ZITTISCE CANSIN KÖKTÜRK E LA SOLIDARIETÀ CON GAZA
Ieri al Bundestag, la deputata della Linke Cansın Köktürk è stata espulsa dall’aula per aver indossato una maglietta con la scritta “Palestine”. Un gesto simbolico, pacifico, di solidarietà con il popolo palestinese sotto assedio, trasformato in un caso politico da una Germania sempre più intollerante verso ogni voce dissidente sulla questione di Gaza.
La presidente del Parlamento, Julia Klöckner (CDU), ha invocato il regolamento sull’“abbigliamento consono”, ignorando però il significato profondo del messaggio di Köktürk: ricordare ai presenti — e al mondo — che in Palestina si consuma una tragedia umanitaria sotto gli occhi di tutti.
Köktürk non ha indietreggiato. Ha rifiutato di togliere la maglietta, e per questo è stata allontanata con la forza dalla seduta. Subito dopo, ha denunciato pubblicamente il trattamento ricevuto, sottolineando l’ipocrisia di un Parlamento che resta silente sulle bombe su Gaza, ma si scandalizza per una maglietta.
L’episodio non è isolato. Già ad aprile, Köktürk era stata criticata per aver indossato una kufiya in aula.
In Germania cresce il clima repressivo verso chi denuncia i crimini israeliani: si parla di “democrazia”, ma si censura chi osa dire “Palestina”.
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