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Jabalia: resistenti infliggono perdite a esercito israeliano
di Leandro Leggeri
In un nuovo episodio di resistenza armata nella martoriata Striscia di Gaza, le Brigate Al-Qassam – ala militare di Hamas – hanno annunciato il 2 giugno 2025 di aver inflitto gravi perdite all’esercito israeliano nei pressi del campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia.
Secondo quanto dichiarato, i combattenti palestinesi hanno condotto un’imboscata a distanza ravvicinata contro le forze di occupazione israeliane, riuscendo a uccidere almeno tre soldati e ferendone altri undici, alcuni in modo grave.
L’azione sarebbe avvenuta tramite l’esplosione di un missile anticarro contro un veicolo militare Hummer, seguito da scontri intensi nella zona.
I media israeliani hanno confermato l’elevato numero di vittime, riferendo che le operazioni di evacuazione sono state complicate dalla presenza continua di combattimenti e dal fallimento del primo tentativo di estrazione dei soldati feriti da parte degli elicotteri militari israeliani.
I soldati coinvolti nell’attacco apparterrebbero al 9º Battaglione della brigata d’élite Golani, un'unità spesso impiegata nelle operazioni più brutali contro la popolazione civile palestinese.
L’attacco delle Brigate Al-Qassam si colloca nell’ambito della crescente resistenza armata palestinese di fronte a una brutale offensiva militare israeliana che, da mesi, sta colpendo indiscriminatamente civili, infrastrutture sanitarie e aree densamente popolate della Striscia di Gaza, aggravando una crisi umanitaria già devastante.
Mentre l’occupazione intensifica i bombardamenti e le operazioni di terra, il popolo palestinese – privo di esercito, ma non di volontà e determinazione – continua a resistere con tutti i mezzi disponibili, rivendicando il diritto alla libertà e alla fine di decenni di colonizzazione, assedio e apartheid.
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