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02 giugno 2025
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Greta Thunberg minacciata dai sostenitori del genocidio
di Leandro Leggeri

Greta Thunberg, 21 anni, è al centro di una campagna d’odio e di minacce pubbliche dopo aver preso parte a una missione umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza, dove la popolazione civile è sottoposta a un assedio totale da parte di Israele da oltre un anno e mezzo.

L’attivista climatica svedese ha lasciato il porto di Catania domenica 1° giugno a bordo della Madleen, una nave della Freedom Flotilla Coalition, insieme ad altri 11 passeggeri, tra cui l’attore Liam Cunningham (Game of Thrones) e l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan.

Il loro scopo è chiaro: rompere simbolicamente e concretamente il blocco navale imposto da Israele e consegnare aiuti umanitari a una popolazione esausta, affamata e bombardata quotidianamente.

La missione si svolge in acque internazionali ed è interamente pacifica, ma ha suscitato una reazione feroce da parte di esponenti filo-israeliani. Secondo quanto riportato da Quds News Network, figure pubbliche statunitensi e israeliane hanno rivolto minacce implicite e messaggi carichi di disprezzo nei confronti di Thunberg.

Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha scritto sui social: “Hope Greta and her friends can swim!”, augurandosi implicitamente l’affondamento dell’imbarcazione. A fargli eco, Will Chamberlain, avvocato vicino ai circoli conservatori, ha aggiunto: “The Israelis could do the funniest thing.” L’avvocato israeliano Arsen Ostrovsky ha rincarato: “Oh look, the little jihadi Greta Thunberg is trying to get into Gaza… It would be so sad if something were to happen to her flotilla…”

Parole che molti osservatori definiscono come istigazione alla violenza, in un contesto dove la criminalizzazione dell’aiuto umanitario verso Gaza diventa sempre più pericolosa.

“Il momento in cui smettiamo di provarci è il momento in cui perdiamo la nostra umanità”, ha dichiarato Thunberg prima della partenza, trattenendo le lacrime. “Questa missione è pericolosa, ma il silenzio di fronte a un genocidio lo è ancora di più.”

La traversata potrebbe durare circa una settimana, a meno che — come già accaduto in passato — la nave venga bloccata, sabotata o attaccata. Il 2 maggio scorso, un'altra imbarcazione della stessa coalizione, la Conscience, è stata colpita da droni in acque internazionali, un attacco che i responsabili attribuiscono alle forze israeliane.

Nel frattempo, Israele continua a impedire l’ingresso di aiuti a Gaza, mentre le organizzazioni internazionali confermano una crisi umanitaria gravissima: popolazione affamata, convogli bombardati, ospedali distrutti e nessun accesso sicuro ai beni essenziali.

La missione della Madleen si configura quindi non solo come un gesto simbolico di solidarietà, ma come una denuncia pubblica e urgente dell’impunità israeliana, che da mesi agisce contro il diritto internazionale sotto gli occhi del mondo.

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