Spagna: Comune di Barcellona interrompe relazioni con Israele
di Vitoria Sobral

Mentre il ministro Tajani critica la decisione della Regione Puglia di interrompere le collaborazioni con Israele perché, dice "la politica estera la fanno i governi, non le regioni", il consiglio comunale di Barcellona ha approvato ieri di interrompere i legami istituzionali con il governo israeliano e sospendere l'accordo di amicizia con la città di Tel Aviv, citando presunte violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi.

La mozione, sostenuta dal partito socialista al governo insieme a gruppi indipendentisti di estrema sinistra e di sinistra, chiede la fine di tutte le relazioni ufficiali con Israele "finché non saranno ripristinati il ​​rispetto del diritto internazionale" e i "diritti fondamentali del popolo palestinese".

Barcellona sospenderà anche l'accordo di amicizia del 1998 con Tel Aviv-Giaffa e ha esortato l'organizzatore della fiera di Barcellona a non ospitare padiglioni del governo israeliano o aziende coinvolte nel commercio di armi o che traggono profitto dal conflitto a Gaza. Una raccomandazione simile è stata rivolta al porto di Barcellona. Anche in Puglia, Israele è stata estromessa dalla Fiera del Levante.

"Le sofferenze e le morti a Gaza nell'ultimo anno e mezzo, e i recenti attacchi del governo israeliano, rendono qualsiasi relazione insostenibile", ha dichiarato il sindaco di Barcellona, ​​Jaume Collboni, durante la seduta del consiglio.

Non è la prima volta che Barcellona decide di sospendere i legami con Israele. Nel 2023, l'allora sindaco Ada Colau adottò misure simili, poi revocate dopo la vittoria di Collboni alle elezioni locali.

Sebbene la decisione abbia scarso impatto pratico, la decisione della seconda città più grande della Spagna – una delle principali destinazioni turistiche e sede di una delle squadre di calcio più famose al mondo – si aggiunge alla crescente lista di critici nei confronti di Israele nel contesto della devastante guerra a Gaza.

Un altro lato positivo della vicenda è che la notizia è stata riportata - motivazioni comprese - sul quotidiano Times of Israel, quindi imporrà una riflessione ai lettori israeliani.

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