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Sotto quella bandiera "opportunità di uccidere e sterminare"
di
Franca Zanaglio
Un soldato israeliano in servizio a Gaza scrive su Instagram un messaggio in cui afferma: "600 giorni di combattimenti. Grato per l'opportunità di uccidere e sterminare le creature più orribili della natura".
Altri ammettono candidamente, anche davanti alle telecamere, perfino con un sorrisetto compiaciuto il numero dei bersagli umani centrati quotidianamente, uomini, donne, vecchi, bambini senza distinzione (aggiungo animali perché anche gli animali dei palestinesi sono nemici da abbattere).
Domani vi sarà una manifestazione per Gaza, già dalle premesse un pastrocchio, indetta da partiti tra i quali il PD, e a scoppio ritardato.
Indire una manifestazione per Gaza col partito oKKupato manu militari dai sionisti è un problema in partenza, è una stonatura, è dare alla luce una creatura sapendo già che sarà malata.
Il secondo problema del PD, oltre alle sue numerose mele marce e ai "cacicchi" che la Schlein aveva promesso di cacciare, c'è il carrozzone dei sostenitori del PD, ovvero tutta la manovalanza filosionista catalogata come giornalismo progressista.
Che Toto Calenda e Tato Renzi non partecipino è un dettaglio trascurabile, ma che domani possano partecipare infiltrati con le bandiere di Israele, ad infliggere un'ulteriore vigliacca stilettata al popolo di Gaza, ad offendere i martiri, a vilipendere i bambini maciullati e polverizzati, ad inquinare un civile moto popolare di rivolta contro i crimini perpetrati da quella stessa bandiera, lo trovo aberrante e controproducente.
La bandiera israeliana se la tengano in casa propria le Picierno e i Molinari ma non venga esibita apposta per inquinare un'iniziativa nata con le migliori intenzioni.
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