 |
Rafah: la rivolta degli affamati
di
Antonella Salamone
A Rafah, nell’area rasa al suolo e trasformata in zona di contenimento, dove l’occupazione voleva rinchiudere la popolazione affamata con il pretesto dell’assistenza umanitaria.
Donne e giovani hanno preso d’assalto con la forza il centro di distribuzione israelo-americano.
Hanno abbattuto le recinzioni, preso gli aiuti e sequestrato attrezzature appartenenti alla forza di sicurezza statunitense.
Poi si sono ritirati sotto il fuoco degli elicotteri.
L’esercito occupante voleva umiliarli distribuendo gli aiuti a modo suo: in un’area chiusa, sotto sorveglianza militare, con file interminabili sotto il sole, controllando chi riceve e chi viene escluso — soprattutto i presunti simpatizzanti di Hamas.
Ma il popolo affamato ha reagito.
Ha spezzato il meccanismo di controllo
e si è ripreso ciò che gli spettava.
Israele annuncia che riproverà oggi.
La dignità, a Rafah, ha già risposto ieri.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|