Politologo USA paragona Israele a Germania di Hitler
di Leandro Leggeri

Il noto politologo statunitense John Mearsheimer ha lanciato accuse durissime contro lo Stato di Israele durante un’intervista con l’ex giudice Andrew Napolitano. Le sue parole, destinate a far discutere, hanno paragonato l’azione israeliana nella Striscia di Gaza ai crimini perpetrati dalla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Stiamo parlando dell’eradicazione di tutti i palestinesi a Gaza… È il genere di cose che facevano i tedeschi,” ha dichiarato Mearsheimer, riferendosi alla devastante offensiva militare israeliana in corso. Il politologo ha definito Israele “completamente fuori controllo”, sottolineando il totale fallimento dell’operazione militare che, dopo mesi di bombardamenti e assedi, non è riuscita a piegare la resistenza palestinese.

Le parole di Mearsheimer non arrivano da un attivista qualunque, ma da una delle figure accademiche più rispettate nel campo delle relazioni internazionali. Co-autore di libri influenti sulla politica estera americana, Mearsheimer si è più volte distinto per la sua analisi lucida e controcorrente sul conflitto israelo-palestinese.

Secondo il politologo, il problema di Israele non è contingente ma strutturale: “I problemi dello Stato ebraico sono profondi, irrisolvibili e peggioreranno con il tempo.” Una presa di posizione che rompe il silenzio di gran parte del mondo accademico e mediatico occidentale, spesso schierato con la narrazione israeliana.

Le sue dichiarazioni offrono una sponda importante alla voce del popolo palestinese, sottoposto da mesi a bombardamenti, blocchi umanitari e sfollamenti forzati in quello che numerose organizzazioni internazionali hanno definito un vero e proprio disastro umanitario.

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