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Israele ammette: Hamas ancora armata ma evita di colpire i civili
di
Leandro Leggeri
Secondo quanto riportato dal sito israeliano Walla e rilanciato da Al Jazeera, l’esercito israeliano stima che Hamas disponga ancora di centinaia di razzi, ma che eviti di lanciarli per non colpire civili. Un’ammissione che contrasta con la narrazione dominante che vuole il movimento palestinese come indiscriminatamente violento, e che sottolinea invece un intento strategico volto a limitare le vittime civili.
Le stesse fonti riferiscono che nella Striscia di Gaza si trovano ancora circa 40.000 combattenti armati appartenenti a varie organizzazioni della resistenza.
A testimonianza della capacità di sopravvivenza del popolo palestinese sotto assedio, è tuttora attiva un’ampia rete di tunnel sotterranei, concentrata tra Gaza City, Khan Younis e i campi centrali: non solo strumento militare, ma simbolo estremo di adattamento in condizioni disumane.
Mentre Israele continua le sue operazioni militari, con migliaia di vittime civili palestinesi e la distruzione sistematica delle infrastrutture, emerge un quadro dove la resistenza armata palestinese non è cieca violenza, ma risposta calibrata all’occupazione e all’oppressione.
Queste rivelazioni dovrebbero spingere i media occidentali e la comunità internazionale a rivedere la narrazione dominante, riconoscendo le responsabilità dell’occupante e il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione.
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