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Australia: scuse di Israele per blocco aiuti non sono credibili
di
Franca Rissi
Le "scuse e spiegazioni" di Israele per il blocco degli aiuti a Gaza sono "insostenibili" e "prive di credibilità", ha dichiarato lunedì il Primo Ministro australiano Anthony Albanese in una delle sue più forti critiche a Tel Aviv.
Diversi paesi occidentali, tra cui Regno Unito, Francia e Canada, hanno minacciato di imporre sanzioni a Tel Aviv a seguito della decisione del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu di consentire l'ingresso di aiuti umanitari "minimi" nell'enclave assediata.
Sebbene Canberra non abbia sottoscritto questa minaccia congiunta, si è unita al crescente coro di critiche internazionali al modello di aiuti proposto da Israele e ha chiesto una ripresa completa e immediata degli aiuti umanitari a Gaza.
Le critiche di Albanese coincidono con l'ultimo allarme delle Nazioni Unite secondo cui Gaza è sull'orlo della carestia.
"Le azioni di Israele sono completamente inaccettabili. È scandaloso che ci sia un blocco di cibo e rifornimenti alle persone bisognose a Gaza", ha dichiarato Albanese, secondo la trascrizione della sua conferenza stampa tenutasi a Canberra.
"La gente muore di fame. L'idea che uno stato democratico neghi le forniture è un oltraggio."
Albanese ha affermato di aver comunicato questa critica al presidente israeliano Isaac Herzog durante un incontro a Roma pochi giorni fa, dove ha detto al presidente israeliano: "Le scuse e le spiegazioni di Israele (erano) completamente insostenibili e prive di credibilità."
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