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Haaretz: esercito stremato. Ma a pagare sono i civili di Gaza
di
Leandro Leggeri
Mentre il governo Netanyahu insiste con l’Operazione “Carri di Gedeone ”, che ha già causato la morte di migliaia di palestinesi, tra cui un numero crescente di donne e bambini, emergono segnali di profonda crisi anche all’interno dell’esercito israeliano.
Secondo Haaretz, i soldati dell’IDF sono esausti, fisicamente e psicologicamente, dopo mesi di combattimenti incessanti nella Striscia di Gaza.
A firmare l’analisi è Amos Harel, giornalista esperto di sicurezza, che ipotizza la possibile nascita di un nuovo movimento pacifista in Israele, sulla scia delle “Quattro Madri” che negli anni ’90 contribuirono al ritiro israeliano dal Libano.
Ma mentre i soldati lamentano il logoramento e le famiglie iniziano a dubitare della strategia militare, a pagare il prezzo più alto continuano ad essere i civili palestinesi, intrappolati in un assedio che non dà tregua.
In un conflitto sempre più disumanizzante, cresce la frattura anche all’interno della società israeliana. Ma finché la comunità internazionale resterà a guardare e il governo israeliano insisterà nel trasformare Gaza in un campo di battaglia permanente, ogni barlume di pace resterà lontano.
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