Conversioni sulla via di Gaza
di Paolo Mossetti

L'epifania di Carlo Calenda in appena 12 mesi:

«Se fosse [sterminio] perché Israele dice: "spostatevi, stiamo andando a [bombardare]?" Prenderebbe, li bombarderebbe a tappeto, li ammazzerebbe tutti... Quindi sono tutte idiozie, di ragazzini che non leggono niente... Si ricorda i No-vax quando c'erano i vaccini? Sono i No-vax delle crisi internazionali» (maggio 2024)

«La condotta di Netanyahu è criminale e va fermata... Sanzioni e riconoscimento dello Stato palestinese sono passi necessari». (maggio 2025)

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«Chiedo la sospensione immediata di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali», dice Mauro Berruto, Partito Democratico. Sarebbe stato killerato mediaticamente un anno fa, quando gli elementi per dire quello che si dice oggi c'erano già tutti.

«Nella Striscia di Gaza si sta consumando una tragedia così enorme che si rischia di dimenticarne qualche aspetto. Ma dimenticare è già complicità. Io qui rappresento lo sport e non voglio essere complice...
In mezzo 19 mesi di orrore, quasi 500 sportivi palestinesi ammazzati, tutte le infrastrutture sportive distrutte... i corpi nudi, inginocchiati, ammanettati come nel Cile di Pinochet, i palestinesi segregati, affamati, colpiti nel corpo e nell'anima collettiva, come nel Sudafrica dell'apartheid...
E allora chiedo, dov'è il Comitato olimpico internazionale? Dov'è la FIFA? Cio e FIFA in momenti storici diversi hanno sospeso Russia, Sudafrica, Iraq, Nigeria, Indonesia, Afghanistan... Non oggi Israele.
Delle due l'una, se lo sport è diplomazia, ponte tra i popoli, allora in tutti quei casi si è sbagliato. Se lo sport è politica, e lo è da sempre, deve esercitare la sua funzione sanzionatoria».

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