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21 maggio 2025
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Alla era solo un ragazzo
di Alessandra Sciurba *

Ricapitolo: Alà, negli atti giudiziari Alla F. Hamad Abdelkarim, ha 30 anni ed è in prigione da 10. In Libia era un famoso calciatore e studiava ingegneria.

Quando è scoppiata la guerra, con 2 suoi amici, anche loro calciatori professionisti e giovanissimi, ha provato in tutti i modi a raggiungere l’Europa per continuare a studiare e giocare a pallone. In assenza di canali di ingresso legali, alla fine, hanno dovuto pagare i trafficanti, come tutti, per salvarsi la vita e continuare a sognare.

Il sogno, però, si è trasformato in un incubo perché nella stiva del barcone dove li hanno caricati, a loro insaputa, erano state stipate dai trafficanti decine di persone prima di portare le altre a bordo. 49 di queste sono morte per asfissia: sono le immagini terribili della “strage di ferragosto” del 2015 nel film Fuocammare.

In quanto libici, sulla base di pochissime testimonianze raccolte in prossimità dello sbarco interrogando gente sotto shock poi scomparsa e mai più ascoltata in nessuna fase del processo, Alà e i suoi compagni sono stati condannati in via definitiva a 30 anni di detenzione.

Ci sono testimoni pronti a raccontare la verità e a discolparli, a confermare che in quella barca non c’era equipaggio, che questi condannati erano semplici passeggeri, che Alà ha vomitato per tutto il tempo. La Corte d’appello di Messina, però, ha ritenute queste testimonianze prove insufficienti per riaprire il processo, nonostante in ballo ci sia la vita di giovani sepolti vivi.

Il 12 giugno prossimo la Corte di Cassazione si pronuncerà sul ricorso contro il rigetto della richiesta di revisione, e sarà l’ultimo atto di questa storia giudiziaria che, come ha detto don Luigi Ciotti, richiede un supplemento di ricerca di giustizia per le vittime e per questi giovani ragazzi partiti solo per continuare a vivere e che stanno pagando un prezzo inaccettabile.

La storia di Alà è oggi un libro, scritto da lui attraverso le lettere dal carcere che ha spedito al mio indirizzo dell’università e che io ho trascritto. Uscirà entro l’estate con Sellerio Editore e si intitolerà “Perché ero ragazzo”.

Ma è adesso che deve scuotere le coscienze. Prima che sia troppo tardi, facciamola arrivare ovunque.

* Giurista


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