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Londra: ministro e 60 parlamentari contro il governo per aiuti a Israele
di Marilina Mazzaferro
Un ministro britannico ha sfidato il governo laburista denunciando pubblicamente la sua gestione della guerra israeliana in corso contro Gaza e condannando le sue continue esportazioni di armi verso "Israele" come "abominevoli".
Il pari laburista e ministro dei Trasporti Peter Hendy si è unito a oltre 60 parlamentari e pari di diversi partiti, escluso Reform UK, firmando una lettera organizzata da Amnesty International. La lettera chiede al governo di pubblicare immediatamente tutte le sue valutazioni sul rischio di genocidio a Gaza.
Tra i firmatari figurano Stephen Flynn e tutti i parlamentari dello SNP a Westminster, i laburisti Andy McDonald e Nadia Whittome, i conservatori Kit Malthouse e Sayeeda Warsi, i liberaldemocratici Alistair Carmichael e Angus Macdonald, Liz Saville-Roberts e Ben Lake del Plaid Cymru, i verdi Carla Denyer e Adrian Ramsay e indipendenti come Jeremy Corbyn.
Mentre il governo del Regno Unito afferma di star conducendo "valutazioni in corso" della situazione a Gaza, l'unica valutazione resa pubblica, rivelata in un'udienza dell'Alta Corte di Londra sulle esportazioni di armi del Regno Unito verso "Israele", ha concluso nel settembre 2024 che non vi era "alcun serio rischio di genocidio".
Tuttavia, la lettera congiunta sostiene che la situazione sia notevolmente peggiorata da quella valutazione, citando la rinnovata aggressione di Israele contro Gaza, lanciata nel marzo 2025 nonostante un accordo di cessate il fuoco. I legislatori fanno riferimento alle conclusioni degli esperti delle Nazioni Unite e di Amnesty International, secondo cui il genocidio è già in corso.
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