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Palestina: fatti e chiacchiere
di Sandro Valentini
Il Presidente Nazionale dell'autorità palestinese Abbas il 9 maggio era a Mosca alla parata per la vittoria. La delegazione palestinese ha avuto un incontro con una delegazione Russa guidata da Putin. Un incontro cordiale e affettuoso in cui il Cremlino ha rinnovato la sua totale solidarietà al popolo palestinese.
L'ostaggio statunitense-israeliano è stato liberato dopo una trattativa tra Hamas e gli Usa scavalcando il governo israeliano.
Due significativi fatti che confermano le tante chiacchiere propagandistiche dei media e di quasi tutti i politici.
L'incontro a Mosca di Abbas è passato nel più totale silenzio. I guerrafondai di casa nostra e molti sinistrati hanno rimosso e censurato l'incontro. Non vogliono mettere in luce la loro contraddizione di considerare Putin un "criminale" e nello stesso tempo sostenere con discorsi di maniera i palestinesi di Gaza contro la mattanza israeliana. Lo scopo è ancora una volta denunciare quel "fascistone" di Trump complice di Israele, come se Biden non avesse avuto enormi responsabilità.
Ma anche sull'ostaggio non emerge la verità. Se Hamas è una organizzazione terroristica con cui assolutamente non si deve trattare perché allora con tale organizzazione l'autocrate Trump avvia un negoziato?
Sulla pelle dei palestinesi si fanno molte chiacchiere sia a destra sia a sinistra, ma fatti zero. Nessuna sanzione, nessuna sospensione di invio delle armi a Israele, nessun riconoscimento diplomatico dello Stato palestinese. Si chiede più Europa ma la UE è latitante, però vara il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Solo alcuni paesi europei come la Spagna si muovono.
È una contraddizione drammatica e insanabile che deve giustificare il riarmarsi contro la Russia utilizzando anche il dramma palestinese, tramite un sostegno di facciata, ma senza produrre fatti. Lo scopo è di dare vigore a una politica anti-trumpiana.
Infatti ora va bene, a differenza della presidenza Biden, il sostegno a parole alla Palestina, ma solo per attaccare Trump, in particolare i suoi tentativi di dialogo e di negoziato con il Cremlino. E questa è una contraddizione sia dei guerrafondai sia dei sinistrati (in parte pure di 5 Stelle). I fatti ci dicono invece che l'autorità palestine guarda a Mosca e al mondo dei Brics mentre Hamas è un alleato della Turchia, delle monarchie arabe e oggi interloquisce con Trump.
Il resto sono solo chiacchiere politiche fatte per giustificare le folli politiche dell'Ue. In questo si distingue il governo Meloni stretto dall'essere un fedele alleato della Casa Bianca e nel dover mantenere relazioni importanti con chi comanda a Bruxelles, cioè l'asse Parigi/Berlino.
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