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Israele: governo contestato da famiglie degli ostaggi e altri cittadini
di Marilina Mazzaferro
Sabato sera, le famiglie dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza hanno accusato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu di trascinare "Israele" in una guerra politica inutile che "porterà alla morte di prigionieri e soldati".
In una dichiarazione rilasciata durante una protesta a Tel Aviv, le famiglie hanno chiesto un accordo globale che garantisca il rilascio di tutti i prigionieri e ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
Il comitato delle famiglie ha affermato che "Netanyahu sta servendo una minoranza estremista e la continuazione della guerra ucciderà i prigionieri rimasti", aggiungendo che "la pressione militare non li riporterà indietro, li ucciderà".
Hanno rivolto un appello al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, esortandolo a "porre fine alle azioni di Netanyahu e a stabilire un quadro chiaro con Hamas per porre fine alla guerra".
Sia a Tel Aviv che a Gerusalemme, centinaia di manifestanti hanno nuovamente portato fotografie dei bambini innocenti uccisi a Gaza, accompagnandole con lumini accesi.
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