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15 maggio 2025
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Juliette Binoche costringe i media a parlare di Gaza
di Tamara Gallera

Juliette Binoche ha costretto quasi tutti i media del mondo - anche le testate di moda - a parlare di Gaza, perché nel suo discorso di apertura del Festival di Cannes come presidente della giuria ha voluto ricordare Fatma Hassouna, fotogiornalista uccisa a Gaza, la cui presenza era prevista a Cannes. Dieci dei suoi parenti, tra cui la sorella incinta, sono stati uccisi nello stesso attacco.

"Aveva venticinque anni, si dice che i suoi cari siano stati uccisi da un missile che ha colpito la loro casa", ha dichiarato Binoche, "La vigilia della sua morte, aveva appreso che il film in cui appariva era stato selezionato qui al Festival di Cannes. Fatma avrebbe dovuto essere con noi questa sera. L'arte resta. È la testimonianza potente delle nostre vite, dei nostri sogni, e noi, spettatori, la abbracciamo. Che il Festival di Cannes, dove tutto può cambiare, vi contribuisca".

Fatma è infatti la protagonista del documentario della regista iraniana Sepideh Farsi intitolato "Put Your Soul on Your Hand and Walk" (prendi la tua anima in mano e cammina) selezionato al festival nella sezione Acid, che comprende film scelti da registi della Association for the Diffusion of Independent Cinema.

Il film è il resoconto di oltre un anno di videochiamate con la fotogiornalista e ne emerge il racconto della vita a Gaza e la testimonianza sul lavoro di Fatma. Farsi ha detto di aver incontrato Hassouna mentre cercava "risposte a domande semplici e complesse allo stesso tempo: Come si fa a sopravvivere a Gaza, rimanendo sotto assedio per tutti quegli anni? Com’è la vita quotidiana dei palestinesi?".

Così Juliette Binoche ha imposto a Cannes e a chi segue il Festival di non dimenticare Gaza, come d'altra parte chiesto da 380 famosi artisti dello spettacolo, fra cui il premio Oscar Susan Sarandon, Richard Gere, Mark Ruffalo e Laura Morante, in una lettera aperta che ricorda l'assassinio della fotoreporter di Gaza e afferma "Noi, artisti e personalità della cultura, non possiamo restare in silenzio mentre a Gaza è in corso un genocidio e questa notizia indicibile sta colpendo duramente le nostre comunità".

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