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Primavera araba?
di Roberto Preve
Notare che Europa e Usa, per togliere le sanzioni alla Siria che hanno distrutto il paese, non hanno fatto finta di chiedere nulla rispetto a quelli che sarebbero stati i motivi della guerra civile.
Nessun rispetto delle minoranze da parte del nuovo governo, anzi le sanzioni sono tolte mentre si stanno sterminando gli Alawiti, e nessuna richiesta di impegno in campo diritti umani o convocazione di elezioni multipartitiche, che rimangono senza una data.
Le richieste sono sicurezza per Israele, riconoscimento di Israele e niente Palestinesi in Siria.
I sostenitori in Italia della cosiddetta rivoluzione siriana, che potremmo chiamare Trotskisti per Al Qaeda se non fosse che sarebbe offensivo per Bin Laden, non si vergognano neppure dell'evoluzione degli avvenimenti.
Ma ad Israele non basta. Nethanyau vorrebbe annettere il sud siriano usando i Drusi come pedine. Si tratta di una delle ennesime aggressioni di chi dice di essere sempre aggredito dagli altri.
La distruzione del Medio Oriente è compiuta e la ricostruzione riparte dalle Monarchie del Golfo, che sono le uniche che hanno ancora i soldi per investire nelle economiche sbriciolate dei paesi distrutti.
Questa sarebbe la primavera araba.
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