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12 maggio 2025
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Gli orrori di Gaza e quelli del Congo coloniale
di Leonardo Masella

Ci meravigliamo di quel che stiamo facendo a Gaza? La democrazia occidentale e liberale è l'erede di cinque secoli di colonialismo, delle crociate, di guerre che si facevano i re tutti imparentati fra loro, della tratta degli schiavi, di sfruttamento e torture atroci ai popoli del mondo, di due guerre mondiali, della fame nel mondo prodotta dalle multinazionali occidentali.

Racconto una pagina atroce che forse pochi conoscono.

Tra il 1884 e il 1885 le potenze imperialiste europee decisero la spartizione dell'Africa. Al Belgio toccò il Congo.

Il Congo era ricco di alberi della gomma. La gomma, contrariamente a quanto avveniva in Brasile, non era ricavata dall'incisione degli alberi ma dal taglio dei rampicanti della Cryptostegia grandiflora. Dopo aver tagliato il rampicante gli indigeni congolesi vi si rotolavano sopra e, una volta seccato e indurito, il caucciù veniva tolto (in modo piuttosto doloroso) dalla pelle. Nel tempo divenne sempre più difficile trovare piante. Nonostante ciò le quote imposte aumentarono inesorabilmente.

Per ottenere il raggiungimento delle quote il re Leopoldo II del Belgio creò una compagnia privata con finti scopi scientifici e filantropici che chiamò Società Africana Internazionale o Associazione Internazionale per l'Esplorazione e la Civilizzazione del Congo e costituì la Force Publique (FP), un'armata per terrorizzare la popolazione.

Gli ufficiali erano funzionari dello Stato, mentre la truppa era composta da membri delle tribù cannibali dell'alto corso del Congo oppure da ragazzini rapiti, portati nelle missioni cattoliche dove era impartito loro un feroce addestramento militare. Attrezzati con armi moderne e con la chicotte — una frusta fatta di pelle di ippopotamo che serviva a sgarrare la carne — la Force Publique soleva catturare e torturare ostaggi (soprattutto donne), bruciare i villaggi recalcitranti e soprattutto, amputare le mani che divennero una sorta di trofeo da mostrare agli ufficiali che, nel timore che i subordinati potessero sprecare munizioni per la caccia, chiedevano una mano umana per ogni proiettile sparato.

Bambini e mogli i cui relativi padri o mariti non avevano raggiunto la quota di raccolta della gomma erano puniti col taglio di una o di entrambe le mani. Per i lavoratori che non riuscivano a raccogliere le quote richieste di gomma c'era la pena di morte. Al contempo, alla Force Publique, era richiesto di riportare le mani mutilate dai corpi delle loro vittime come prova dell'esecuzione (dato che si sospettava che le munizioni, importate a caro prezzo dall'Europa, venissero usate per uccidere gli animali e sfamarsi).

Come conseguenza, le (mancate) quote di gomma erano pagate in mani umane usate quindi come macabra moneta di scambio. A volte le mani venivano raccolte dai soldati della Force Publique, a volte dagli stessi villaggi: a ridosso del ritiro della gomma da parte dei belgi, quando in un villaggio ci si rendeva conto di non aver raggiunto la quota di gomma richiesta, si scatenavano guerre fratricide tra gli stessi villaggi congolesi per mietere vittime e staccare le loro mani per compensare così i mancati introiti.

Un ufficiale minore descrisse un raid in cui un villaggio era stato punito per aver protestato. L'ufficiale di comando di pelle bianca "ci ordinò di tagliare le mani degli uomini e di appenderle sulle palizzate che circondavano il villaggio... e di impalare le donne e i bambini in forma di croce".

Forbath descrisse le cose così: "Il cesto delle mani mutilate, gettato ai piedi del comandante europeo del posto, divenne il simbolo dello Stato Libero del Congo... la consegna delle mani mutilate si sostituì alla raccolta della gomma. I soldati della Force Publique portavano le mani mozzate al posto della gomma: spesso uscivano a mietere mani invece di portare la gomma... le mani mozzate erano diventate una sorta di moneta. Venivano consegnate per compensare il calo delle produzioni... e ai soldati della Force Publique venivano pagati i bonus in base alle mani che portavano".

In alcuni casi, in base alle mani consegnate, il servizio di ferma militare poteva essere "scontato"; in altre parole, i militari che portavano più mani rispetto agli altri ricevevano un'abbreviazione del servizio militare, cosa che condusse alla diffusione delle mutilazioni e di smembramenti.

Ancora oggi nei negozi di cioccolato del Belgio, sono vendute mani di cioccolato per rappresentare e ricordare con orgoglio l'ex-potere coloniale del Belgio.

A proposito di valori e civiltà europea.

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