Londra: 13 parlamentari ritirano sostegno a Israele
di Gabriella Mira Marq

Ho sostenuto Israele per 20 anni in questo consiglio e ora ammetto di aver sbagliato.”

Con un'audacia che ha scosso le aule del Parlamento britannico, il deputato Mark Pritchard ha condannato le azioni brutali dell'occupazione e ha ritirato il suo precedente sostegno, affermando che i palestinesi hanno il diritto di esistere, sopravvivere e difendersi.

Almeno 13 parlamentari e pari conservatori hanno rotto i ranghi con la posizione ufficiale del loro partito e hanno chiesto l'immediato riconoscimento della Palestina.

In una lettera, organizzata dall'ex ministro dell'Istruzione Kit Malthouse, il gruppo di parlamentari e pari ha scritto: "Per decenni, il popolo palestinese ha sopportato occupazione, sfollamenti e restrizioni sistematiche alle sue libertà fondamentali. "Riconoscere la Palestina confermerebbe l'impegno della nostra nazione a sostenere i principi di giustizia, autodeterminazione e uguaglianza dei diritti. Invierebbe un messaggio chiaro: la Gran Bretagna si oppone all'occupazione a tempo indeterminato e sostiene le legittime aspirazioni del popolo palestinese.

La lettera, inviata a Keir Starmer, prosegue: "Il riconoscimento non dovrebbe essere considerato una merce di scambio lontana, ma un passo necessario per rafforzare il diritto internazionale e la diplomazia. Primo Ministro, siamo pronti a offrire il nostro sostegno pubblico a questa decisione.

"Questa è un'opportunità per la Gran Bretagna di dimostrare leadership, di essere dalla parte giusta della storia e di sostenere i principi che affermiamo di sostenere. Oltre 140 Stati membri delle Nazioni Unite hanno già riconosciuto la Palestina: è ora che il Regno Unito faccia lo stesso." Tra i firmatari figurano il decano, Edward Leigh, i parlamentari Simon Hoare, John Hayes e Desmond Swayne. Tra i pari che hanno firmato figurano Hugo Swire, Nicholas Soames e Patricia Morris.

Negli ultimi anni, il sostegno al riconoscimento palestinese è tradizionalmente arrivato dai banchi del Partito Laburista e dei Liberal Democratici, ma si è registrato un significativo cambiamento nella posizione di alcuni parlamentari conservatori dopo la guerra di Israele a Gaza.

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