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06 maggio 2025
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Alcuni lo negavano ma sta succedendo, come prevedevamo
di Rosa Rinaldi

Siamo alla SOLUZIONE FINALE.

Quella che Israele non ha mai negato di voler attuare, mentre i suoi apologeti si.

Per mesi ci hanno detto che bastava che Hamas restituisse gli ostaggi, che morivano solo i miliziani, che i numeri.dei morti erano gonfiati da Hamas, che i civili venivano protetti dall'esercito più morale del mondo, Che era una tutto un' immensa Palliwood.

Ma loro, gli israeliani, l'hanno detto fin da subito chiaro e tondo. Lo hanno detto con le parole degli ambasciatori che volevano distruggere Gaza, mentre stracciavano la carta ONU, l'hanno dimostrato con le azioni dei militari e il loro furore assassino e ludico, l'hanno detto nella Knesset che volevano affamare "gli animali umani" o garantirsi il diritto di stuprarli in carcere.

E così è stato.

A Gaza non entra cibo da mesi, i palestinesi muoiono di fame e stenti, mentre aria e terra ardono di fuoco e radiazioni. Gaza è un immenso campo di sterminio.

Ora il piano finale è conquistare Gaza, uccidere o deportare gli abitanti, ammassarli in un buco di terra al confine con l'Egitto e dargli un obolo di cibo al giorno. Lasciandoli in uno stato esistenziale puramente vegetativo. Così se ne andranno da soli, portandosi dietro il carico di dolore e ferite, o moriranno. Deportazione o morte.

E dopo sarà il turno della Cisgiordania dove già si fanno le prove generali.

E la situazione è ancora più ignobile perché vede la compartecipazione della società israeliana, tanto che Gideon Levi si chiede se in Israele ci sia ancora qualcuno contrario allo sterminio di massa. Con rarissime eccezioni, che sanno bene quanto Netanyahu sia solo la punta di un iceberg fatto di razzismo e disumanizzazione.

E vittimismo. Perché le vittime sono sempre solo loro: vittime dei razzi, dell'antisemitismo, di non potere viaggiare in pace per il mondo inneggiando al genocidio, e di tutto ciò che vi pare.

E a questa complicità si associa non solo il plauso dei sionisti nostrani o dei tanti razzisti che con Israele hanno trovato il viatico allo sfogo delle loro pulsioni razziali, ma anche il silenzio dei "normalisti", per cui tutto questo è normale o troppo complicato, e non merita neanche quella parola di condanna che potrebbe dispiacere qualche amico o qualche contatto potente.

E poi si sa, l'accusa di antisemitismo è sempre dietro l'angolo, come dimostrano i fatti recenti della ristoratrice napoletana.

I Palestinesi. Il popolo più indifeso del mondo.

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