Von der Leyen denunciata alla CPI per complicità in crimini di guerra
di Gianluca Testoni

È stata presentata una denuncia alla CPI contro la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per complicità nei crimini di guerra a Gaza, mentre i critici accusano alti funzionari dell'UE, tra cui l'Alto Commissario per gli Affari Esteri Kaja Kallas, di sostenere le azioni di Israele nonostante gli obblighi giuridici internazionali di prevenire il genocidio.

Anche secondo Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e altri alti funzionari dell'UE dovrebbero essere processati per complicità nei crimini di guerra commessi durante la guerra di Israele a Gaza.

In un'intervista, Albanese ha sostenuto che il loro sostegno politico e diplomatico a Israele equivale a favoreggiamento di crimini di diritto internazionale. "Dovranno capire che l'immunità non può essere equiparata all'impunità", ha dichiarato Albanese. "Non sono una che dice 'La storia li giudicherà': dovranno essere giudicati prima di allora".

Definendo la valutazione di Albanese "completamente corretta", Mouin Rabbani, analista del Medio Oriente e ricercatore non residente presso il Center for Conflict and Humanitarian Studies, ha sottolineato che "la Convenzione sul genocidio del 1948 invita i firmatari non solo a punire, ma anche a prevenire il genocidio".

La Commissione Europea ha difeso i suoi legami con Israele come mezzo per esprimere preoccupazione e rispettare il diritto internazionale, mentre l'esperta delle Nazioni Unite Francesca Albanese ha avvertito che le istituzioni, comprese banche e università, potrebbero essere ritenute responsabili individualmente per aver aiutato le azioni di Israele a Gaza, che a suo dire costituiscono crimini di diritto internazionale.

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