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Save the Children: Londra non mandi altre armi a Tel Aviv
di Franca Rissi
L'organizzazione benefica britannica Save the Children ha chiesto al governo britannico di interrompere immediatamente tutti i trasferimenti di armi a "Israele" e di "porre fine alla sua complicità", mentre Gaza entra nel suo terzo mese di blocco totale.
In una dichiarazione pubblicata su X, la ONG ha sollecitato un'azione urgente per assicurare tutti i responsabili alle loro responsabilità e porre fine a quella che ha definito "l'impunità di Israele".
Dal 2 marzo, Israele ha sigillato i valichi di Gaza, impedendo l'ingresso di aiuti essenziali come cibo, acqua e medicine, nonostante le crescenti segnalazioni di carestia.
"Due mesi senza cibo. Senza acqua. Senza carburante. E il governo del Regno Unito è ancora complice. Il governo del Regno Unito non deve essere un alleato delle atrocità", ha avvertito la ONG.
L'organizzazione benefica ha sottolineato che ostacolare gli aiuti umanitari viola il diritto internazionale.
"Invece di cibo, vestiti o tende, tanto necessari per aiutare i bambini a sopravvivere, gli attacchi aerei continuano", ha scritto Save the Children su X.
Ha chiesto l'immediata revoca del blocco degli aiuti, insistendo sul fatto che gli aiuti umanitari debbano essere ammessi a Gaza e avvertendo che le espressioni di preoccupazione sono "inutili senza azione".
Intanto il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha avvertito che la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza è sull'orlo del collasso totale, mentre l'occupazione israeliana continua la sua guerra genocida e mantiene un assedio criminale sul territorio palestinese.
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il CICR ha avvertito che, senza l'immediata ripresa delle consegne di aiuti umanitari, non avrà più accesso al cibo, ai medicinali e ai beni di prima necessità necessari per sostenere molti dei suoi programmi vitali a Gaza.
Pascal Hundt, Vicedirettore delle Operazioni del CICR, ha affermato che la crisi umanitaria a Gaza si sta deteriorando rapidamente a causa della campagna di bombardamenti in corso e del blocco contro Gaza.
"I civili a Gaza affrontano una lotta quotidiana schiacciante per sopravvivere ai pericoli delle ostilità, far fronte a continui sfollamenti e sopportare le conseguenze della privazione di assistenza umanitaria urgente", ha dichiarato. "Non si può permettere che questa situazione peggiori ulteriormente".
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