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02 maggio 2025
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Maltrattati e fermati i ragazzi della Primavera Rumorosa
di Viola Fiore

Primavera Rumorosa è il nome che i ragazzi di Extinction Rebellion di tutta Italia hanno dato ad una serie di iniziative di protesta tenutesi in città quali Roma e Torino in questi giorni. Alle pacifiche manifestazioni, tuttavia, le Forze dell'Ordine hanno risposto prelevando forzatamente i giovani e portandoli in centri di identificazione anche quando questi avevano fornito i documenti di riconoscimento.

nella mattinata di mercoledì 30 aprile i manifestanti si sono riuniti a Roma davanti al Ministero della Giustizia per opporsi al Ddl sicurezza, definito liberticida e approvato come decreto d'emergenza per aggirare il dibattito parlamentare, alle politiche migratorie del governo, e per sottolineare l'urgenza dei cambiamenti climatici. In questura sono stati portati anche astanti che stavano effettuando riprese senza prendere parte alla protesta.

I video mostrano un funzionario che intima a un manifestante di andarsene a casa e poi gli dà uno scappellotto e ragazzi che avevano un atteggiamento non violento trascinati per le gambe e per i vestiti sulla pavimentazione stradale, colpiti con schiaffi e gomitate, tanto da suscitare il commento di una anziana signora: "Non è giusto portarli via come se fossero delinquenti".

"Davanti a tutto questo, la nostra risposta può essere solo una: ribellione. - commenta Extinction Rebellion - Non ci arrenderemo all'ondata fascista che minaccia il nostro futuro e i nostri diritti. A Roma e in tutta Italia, questa primavera e tutto l'anno, la Ribellione continua."

Basita la deputata Ilaria Cucchi, che, appreso l'accaduto, si è recata nel centro d'identificazione di via Patini per chiedere il rilascio dei fermati: "Contro il dissenso è in atto una vera e propria intimidazione." ha dichiarato "quello che sta accadendo in Italia non è accettabile. Se le autorità non sono capaci di accettare una denuncia pubblica del proprio operato, vuol dire che lo spazio della democrazia si sta chiudendo. Forse si è già chiuso, alle spalle degli indifferenti. Non importa che siate o meno d’accordo con le ragioni di chi protesta pacificamente. La democrazia si nutre di dissenso. E vigilare affinché si possa esprimere senza temere per la propria incolumità tocca a tutte e tutti".

Martedì 29 aprile a metà giornata oltre un centinaio di persone ha raggiunto lo stabilimento della Leonardo sulla Tiburtina. Sono stati esposti striscioni sui quali era scritto “Leonardo complice”, “Partigiani per il clima, non per le vostre guerre” e ancora “Sabotare la guerra non è reato”.

Il 28 Extinction Rebellion ha occupato l'ingresso del Ministero della difesa e dopo due ore le forze dell'ordine sono intervenute in modo aggressivo e violento, trascinando di peso le persone inermi per caricarle in due autobus della polizia e portarle nell'ufficio immigrazione in periferia di Roma. Anche in quel caso, un centinaio di persone - fra cui quelle che giravano video - sono state portate in questura anche se tutti i partecipanti avevano già fornito i loro documenti per l’identificazione.

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