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Gilad Azmon: perché l'ANP ha aiutato Israele durante gli incendi?
di Tamara Gallera
Gilad Azmon, scrittore e musicista britannico nato a Tel Aviv in Israele è un attivista anti-sionista che attualmente vive a Londra.
Le sue analisi critiche sono graffianti.
"Ieri è stata la 'giornata dell'indipendenza' di Israele e io sono rimasto a chiedermi a cosa serva il significato di 'indipendenza'" si chiede ad esempio, argomentando che si tratta di "un paese che munge miliardi di dollari del denaro dei contribuenti statunitensi".
"Inizialmente l'indipendenza israeliana significava la nascita di una nazione, la creazione di un nuovo popolo ebraico che sia etico, produttivo e autosufficiente (indipendente). Nulla viene escluso se quel sogno. Abbiamo a che fare con un collettivo barbaro responsabile del genocidio più documentato che il mondo abbia mai visto. Eppure, anche come collettivo genocida non sono proprio "indipendenti". Sono gli USA che forniscono i mezzi letali affinché Israele commetta il suo crimine genocida."
E parlando del giorno della memoria dell'Olocausto, che in Israele si celebrava la settimana scorsa, ha commentato che Israele "ha commemorato le loro sofferenze mentre commettevano un olocausto a Gaza contemporaneamente."
"L'unica domanda che rimane aperta è se gli ebrei riusciranno mai a scrollarsi di dosso la reputazione che ora gli è legata grazie alla brutalità del loro Stato."
Altra osservazione al vetriolo nasce dall'aiuto offerto dall'ANP a Israele;
"Ieri, quando il centro di Israele è diventato un incendio, il governo ha chiesto aiuto urgente ai paesi confinanti. Naturalmente, nessun paese confinante si sarebbe preoccupato di salvare i genocidi, ma l'Autorità Nazionale Palestinese ha offerto il suo aiuto in pochi secondi.
Vi chiederete perché? Perché la Palestina è il loro paese e per loro Israele è solo un occupante temporaneo, in procinto di andarsene".
"Ma c'è un'altra domanda. Come ha potuto l'Autorità Nazionale Palestinese osare offrire il suo aiuto quando la Cisgiordania è esposta al rischio di un incendio che si estende nel suo territorio?
La risposta è che i palestinesi sono la popolazione indigena del territorio. Costruiscono case in pietra principalmente nelle valli e sui pendii delle colline. Conoscono la natura del territorio e il rischio di incendi. Gli israeliani, d'altra parte, si sono circondati di pini europei per sentirsi come se fossero ancora in Polonia e, come se non bastasse, costruiscono i loro insediamenti sulle cime delle colline."
"Vi chiedete perché i palestinesi vivono sui pendii delle colline e gli israeliani sulle cime?
La risposta è semplice.
I palestinesi sono il popolo della terra, cercano una dimora. Gli israeliani sono gli invasori, cercano il dominio".
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