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Putin dichiara cessate il fuoco dall'8 all'11 maggio
di
Clara Statello
Putin dichiara unilateralmente il cessate il fuoco durante le celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della Vittoria sul nazismo.
Una mano tesa verso Kiev, un gesto altamente simbolico per rispettare la memoria comune che la derussificazione e la decomunistizzazione condotte dal governo maidanista portano avanti dal 2014, con l'aiuto degli sgherri neonazisti come Damyen Ganul.
Dall'altro lato il Cremlino mostra alla Casa Bianca la sua volontà a negoziare per fermare al più presto i combattimenti, dopo aver portato a termine con successo la liberazione del territorio del Kursk.
Non vanno sottovalutate però le parole di stamattina di Peskov, che nel briefing ufficiale ha annunciato la disponibilità a ricambiare il supporto militare ricevuto da Pyongyang, mostrando lo stesso sodalizio tra le due potenze nucleari.
Insomma o la pace alle condizioni di Mosca o la guerra nucleare sul continente euroasiatico.
O, per dirla con le parole di Trump: Macron, Starmer, Zelensky you're gambling with the third world war!
 
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