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19 aprile 2025
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Gli orrori della guerra di Gaza sulla pelle di un bambino
di Claudio Visani

La foto vincitrice del World Press Photo of the Year 2025 è della fotografa palestinese Samar Abu Elouf e ritrae un bambino mutilato da un attacco israeliano sulla Striscia di Gaza.

Mahmoud Ajjour, 9 anni, ha perso le braccia a seguito di un’esplosione che lo ha colpito mentre cercava di mettersi in salvo dai raid dell’Idf, nel marzo 2024. Si era girato per incitare la famiglia a correre quando il colpo di artiglieria gli ha reciso un braccio, lasciando gravemente ferito anche l’altro arto, tanto da rendere necessaria l’amputazione.

Per ricevere cure mediche adeguate, Mahmoud e la sua famiglia furono costretti a fuggire a Doha in Qatar, dove conobbero Samar Abu Elouf. La fotografa, che collaborava da Gaza con il New York Times dal 2021, lasciò la Striscia per andare a Doha nel 2023, finendo proprio nello stesso complesso di appartamenti di Mahmoud.

Da lì iniziò a documentare i rari casi dei cittadini di Gaza che, gravemente feriti, erano riusciti a fuggire per ottenere cure mediche adeguate.

Mahmoud ora sta imparando a giocare con il telefono, scrivere e aprire le porte usando i piedi. Il suo sogno é avere delle protesi per poter vivere la propria vita da bambino.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, a dicembre 2024 Gaza contava il più alto numero pro capite di bambini amputati al mondo.

Oggi altre 37 persone sono morte sotto le bombe che Israele continua a sganciare sulla Striscia, ridotta a un ammasso di macerie peggio che Dresda nel 1945. Almeno 25 persone sono rimaste uccise in un attacco vicino a Khan Younis. Le vittime sono per lo più donne e bambini, colpiti da due missili dell'Idf caduti su diverse tende che ospitavano famiglie sfollate.

Un altro attacco contro una tenda per sfollati ha ucciso sette persone e ne ha ferite 13 a Beit Lahia.

Come se non bastasse, dal 2 marzo, cioè da 45 giorni, Israele blocca l'ingresso degli aiuti umanitari - alimentari e anche sanitari - nella Striscia di Gaza, usando la carestia come arma di guerra e di ulteriore sterminio del martoriato popolo palestinese.

Ma Netanyahu, colpito da un ordine di arresto internazionale per crimini di guerra, viene tranquillamente ricevuto negli Usa e in uno stato Ue, l'Ungheria, con tutti gli onori, senza che nessuno nella democratica Europa faccia sostanzialmente una piega.

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