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16 aprile 2025
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Scintille fra Algeri e Parigi
di Pierpaolo Minardi

Martedì la Francia ha annunciato l'espulsione di 12 funzionari algerini come forma di ritorsione per l'espulsione di 12 funzionari francesi da parte di Algeri. "In risposta alla loro decisione ingiustificata e incomprensibile, espelliamo 12 agenti algerini e richiamiamo il nostro ambasciatore per consultazioni", ha scritto il Ministro degli Esteri Jean Noel-Barrot su X.

Ha affermato che stiamo rispondendo "come annunciato", poiché l'Algeria ha scelto "l'escalation". "Il dialogo è sempre benvenuto, ma non unilaterale", ha aggiunto.

L'espulsione degli inviati algerini è stata confermata anche dalla presidenza francese. "Le autorità algerine sono responsabili di un improvviso deterioramento delle nostre relazioni bilaterali", ha dichiarato l'Eliseo in una nota, sottolineando che la Francia prende atto della decisione algerina con "sgomento".

Descrivendo la decisione come "ingiustificata e incomprensibile", la presidenza ha affermato che l'espulsione "ignora" i principi fondamentali delle proprie procedure giudiziarie. "In questo difficile contesto, la Francia difenderà i propri interessi e continuerà a esigere che l'Algeria rispetti pienamente i suoi obblighi nei nostri confronti, in particolare per quanto riguarda la nostra sicurezza nazionale e la cooperazione in materia migratoria", si legge nella dichiarazione.

Ha sottolineato che queste richieste vanno "di pari passo" con l'"ambizione" francese per le sue relazioni con l'Algeria. "È nell'interesse stesso sia della Francia che dell'Algeria riprendere il dialogo. Il Presidente della Repubblica invita le autorità algerine a dar prova di responsabilità nel quadro del dialogo impegnativo e costruttivo avviato il 31 marzo con il Presidente algerino", ha aggiunto la dichiarazione.

Lunedì, l'Algeria aveva ordinato a 12 funzionari dell'ambasciata francese di lasciare il Paese entro 48 ore, dopo l'incriminazione a Parigi di tre algerini, uno dei quali lavorava per un consolato algerino in Francia, per accuse legate al terrorismo.

Una dichiarazione del Ministero degli Esteri algerino ha difeso la decisione "sovrana" di espellere i diplomatici francesi, incolpando il Ministro degli Interni francese Bruno Retailleau per la violazione della sovranità e per la recrudescenza della crisi diplomatica tra i due Paesi. La dichiarazione ha descritto l'arresto del funzionario consolare algerino, avvenuto l'8 aprile, come "diffamatorio" e "una flagrante violazione delle norme diplomatiche".

Ha inoltre ritenuto Retailleau responsabile delle conseguenze dell'incidente sui rapporti bilaterali, avvertendo che qualsiasi ulteriore violazione della sovranità algerina incontrerà "una risposta ferma e adeguata basata sulla reciprocità".

Barrot aveva precedentemente definito la decisione algerina "deplorevole" e aveva avvertito "non sarà priva di conseguenze".


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