 |
Doppi standard intollerabili
di
Rosa Rinaldi
Non so dire ormai quanta rabbia facciano questi doppi standard, sintomatici di una presa di posizione politica precisa che nulla ha a che fare con la tutela dei diritti e dei popoli.
Lunghi articoli di giornale schiaffati in prima pagina, reportage accusatori infuocati sui missili russi sulla città di Sumy, mentre invece i massacri quotidiani a Gaza e le violenze dei coloni e dell' IDF in Cisgiordania ottengono mezzo trafiletto e condanne inesistenti.
Nonostante i due conflitti vengano costantemente equiparati nell'ambito della critica politica, poche volte si sottolineano le differenze tra i due:
da una parte abbiamo una guerra che coinvolge due eserciti, entrambi bene equipaggiati (anzi, finora si diceva che quello ucraino made by Nato era anche meglio equipaggiato di quello russo), mentre dall'altra si assiste al genocidio di una popolazione inerme che non può fuggire e a cui sono vietati anche gli aiuti.
All' Ucraina inoltre viene perdonato tutto (sabotaggi e attentati terroristici) , mentre i palestinesi sono considerati tutti colpevoli, non si capisce di cosa, forse di esistere.
E ogni volta che i palestinesi vengono massacrati, le scuse israeliane per farlo sono date come valide.
Quelle russe invece (come quella dei civili usati come scudi umani a Sumy per una riunione di Ufficiali) sono considerate balle e propaganda.
E fa inorridire il fatto che buona parte dei sostenitori ucraini siano anche sostenitori di Israele, cosa che indica la falsa coscienza di chi sostiene il massacro dell'uno e la vittoria dell'altro.
Oggi sfilare con la bandiera dell'Ucraina è qualcosa che ottiene approvazione e appoggio negli ambienti che contano, mentre se si sfila per palestinesi si è considerati al pari dei criminali, degni di manganellate e arresti.
E se si scrive "resistenti" invece che "terroristi" si guadagna l'accusa di antisemitismo.
È vergognoso.
E mentre l' Europa dei burocrati chiede ancora sanzioni per Putin, (ma non per Israele), nella società civile europea aumenta la solidarietà per la Palestina e diminuisce quella per l'Ucraina.
Ma anche nella società civile ucraina diminuisce la fiducia nella risoluzione armata del conflitto, visto che le immagini degli ucraini acciuffati per capelli e spediti al fronte sono piuttosto note.
Senza considerare il fatto che in Europa il sostegno all'Ucraina è utilizzato come testa di ponte per sostenere le politiche del riarmo.
Dispiace per i morti civili, ovviamente, da una parte e dall'altra, ma è intollerabile che alcuni civili siano considerati più civili degli altri.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|