Iran: esercito in massima allerta e avvisi ai paesi limitrofi
di Mauro W. Giannini

Le forze armate iraniane sono state poste in stato di massima allerta per ordine del leader supremo del paese, l'ayatollah Ali Khamenei, alla luce delle minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro Teheran, ha riferito l'agenzia di stampa Reuters citando un funzionario iraniano.

L'Iran ha emesso avvisi a Iraq, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Turchia e Bahrein che qualsiasi supporto a un attacco degli Stati Uniti contro l'Iran, incluso l'uso del loro spazio aereo o territorio da parte dell'esercito statunitense durante un attacco, sarebbe considerato un atto di ostilità, ha affermato il funzionario, che ha parlato in condizione di anonimato. Un tale atto "avrà gravi conseguenze per loro", ha affermato il funzionario.

Reuters ha affermato che l'Iran ha rifiutato i negoziati diretti con gli Stati Uniti su un accordo nucleare, ma desidera continuare i negoziati indiretti tramite l'Oman, un canale di lunga data per i messaggi tra gli stati rivali, ha affermato il funzionario. "I colloqui indiretti offrono un'opportunità per valutare la serietà di Washington riguardo a una soluzione politica con l'Iran", ha affermato il funzionario.

Il 7 marzo, Trump ha detto di aver inviato una proposta a Khamenei per i colloqui. Il 30 marzo, il leader americano ha giurato di imporre dazi aggiuntivi all'Iran tra due settimane se i negoziati fossero falliti. Ha anche minacciato la Repubblica islamica con bombardamenti senza precedenti in caso di un rifiuto totale dell'accordo.

In risposta, Khamenei ha detto di non credere in un intervento militare degli Stati Uniti, ma ha avvertito che qualsiasi tentativo da parte di Washington di provocare disordini in Iran sarebbe stato decisamente respinto.

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