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03 aprile 2025
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A Gaza viene uccisa la solidarieta'
di Rossella Ahmad

La più grande esecuzione sommaria di operatori sanitari mai verificatasi in epoca recente - ma anche al tempo delle incursioni barbariche dell'alto medioevo, credo - fa il paio con la più grande esecuzione sommaria di volontari internazionali coinvolti nella distribuzione di cibo a Gaza, avvenuta esattamente un anno fa.

Ricorderete di certo l'accaduto.

Era il due di aprile del 2024 quando un convoglio di due auto blindate della World Central Kitchen fu colpito da missili israeliani in una safe-zone presso Deir al-Balah, nonostante le auto fossero visibilmente contrassegnate dal logo dell'ONG, e nonostante lo spostamento del convoglio fosse stato preventivamente coordinato con l'esercito di occupazione.

I volontari avevano appena scaricato 100 tonnellate di aiuti alimentari giunti a Gaza attraverso la rotta marittima. I volontari meritavano dunque una rappresaglia esemplare.

La punizione biblica della fame e della sete non sarà invano.

Pesante il bilancio degli operatori umanitari uccisi: sette, tra cui una donna. Inorriditi dalla ferocia dell'assassinio deliberato - un attacco alla solidarietà, così lo definì il CEO di WCK, annunciando la sospensione immediata delle attività dell'ONG nell'enclave assediata - i volontari delle organizzazioni impegnate nella distribuzione di cibo a Gaza ribaltarono immediatamente la ricostruzione di comodo fornita da Israele, chiedendo che i governi dei volontari assassinati e la comunità internazionale intervenissero con provvedimenti decisi nei confronti degli assassini.

Lettera morta, come sappiamo. Nulla accadde e nessun governo si incaricò di fare luce sull'accaduto né di esigere un minimo di giustizia per le famiglie delle vittime.

Questa è Gaza, terra senza legge, in cui vige la supremazia del più forte. Chiunque vi giunga, condividerà la sorte dei palestinesi, in vita ed in morte.

La sua vita non avrà tutela, la sua morte non otterrà mai giustizia. Da sempre e per sempre. Sì arriva a Gaza cittadini del primo mondo ed immediatamente ci si trasforma in figli di un dio minore, il cui sangue potrà essere impunemente versato.

Un avvertimento ai cittadini di un presunto primo mondo che non esiste più già da tempo, e che guardano agli atroci avvenimenti che ci sconvolgono e ci coinvolgono con lo stesso interesse riservato all'osservazione di una esotica batracomiomachia - contesa vana e ridicola per futili motivi tra rane e topi: sappiano che anche a queste latitudini siamo già figli di un dio minore, all'interno dei nostri stessi paesi.

Se cade Gaza, come sta di fatto cadendo sotto il peso di delitti inenarrabili e della loro indifferenza, non ci saranno più limiti all'impunità degli stati, tutti complici nel soffocamento dell'ultima resistenza ancora in piedi. E nulla è per caso.

"Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta." (M. L. King) Pensateci. L'ora è adesso.

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