 |
Katz minaccia i gazawi
di
Rosa Rinaldi
'Seguite il consiglio del presidente degli Stati Uniti. Liberate gli ostaggi e rimuovete Hamas, e vi si apriranno altre opzioni, tra cui partire verso altri posti nel mondo per chi lo desidera. L'alternativa è la DISTRUZIONE ASSOLUTA'.
Queste le minacce del Ministro della Difesa Katz ai Gazawi.
La minaccia di un piano preventivato da troppo tempo: la pulizia etnica totale. Gaza e Cisgiordania.
Come scrive Ben Reiff su +972mag, Israele aveva già gettato le basi per l'eradicazione della popolazione di Gaza prima ancora che Trump salisse al potere.
E Meron Rapoport dice che il discorso del presidente alla Casa Bianca ha semplicemente dato alle visioni di pulizia etnica di Israele un timbro di approvazione "Made in America".
"Dio ci ha mandato l'amministrazione Trump e ci sta dicendo chiaramente: è tempo di ereditare la terra"
(Idit Sliman, ministro per la protezione ambientale)
Israele ha inventato una narrazione - diffusa dai nostri media - secondo cui non ha avuto altra scelta che riprendere l'offensiva a causa del "ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi e delle proposte ricevute dall'inviato presidenziale degli Stati Uniti Steve Witkoff".
Eppure questa è una totale distorsione della realtà, e le famiglie degli ostaggi israeliani lo sanno.
In effetti, ciò che Hamas ha respinto sono stati i tentativi di Israele di rinnegare i termini del cessate il fuoco a cui entrambe le parti si erano impegnate. La seconda fase dell'accordo, che avrebbe dovuto portare al ritorno degli ostaggi rimasti e a un cessate il fuoco permanente, avrebbe dovuto iniziare più di due settimane fa, ma Israele non lo ha mai permesso.
E sta proseguendo con il piano di pulizia etnica iniziato rendendo invivibile Gaza con la fame, "con gli attacchi ai centri di distribuzione alimentare e i convogli di aiuti; con la chiusura delle condutture idriche e la negazione dell'elettricità agli impianti di desalinizzazione; la distruzione sistematica delle strutture sanitarie, il rapimento.del personale medico e la restrizione sugli operatori sanitari stranieri; la distruzione di intere città e quartieri; e il tentativo di porre fine all'unica organizzazione in grado di impedire il collasso umanitario totale. Anche dopo che il cessate il fuoco ha preso piede, Israele ha continuato a impedire l'ingresso di case mobili a Gaza in violazione dell'accordo, assicurando che la vita stabile non possa tornare nella Striscia".
E adesso con l'invasione di terra si metterà a fare "in grande" ciò che si era già sperimentato in piccolo, a Nord di Gaza con il Piano dei Generali: bombardare, tagliare ogni fonte di sostentamento, cacciare, distruggere chi rimane.
Se l'Europa ha così voglia di "prepararsi alla guerra per evitarla", come dice Von der Leyen, allora che si prepari all'unica guerra giusta che si potrebbe fare in questo momento: quella contro Israele, la vera minaccia per il mondo libero, per gli ordinamenti democratici, per il diritto internazionale, per il diritto umanitario.
Una guerra per sconfiggere la barbarie.
Ma non accadrà mai.
Perché in Europa, per Israele e i criminali di guerra israeliani, si organizzano pure i gran galà.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|