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Scurati, sulle deportazioni abbiamo pochissimo da insegnare
di
Alessandra Sciurba *
Antonio Scurati dice che "noi non siamo gente che deporta gli immigrati in favore di telecamera".
Ma dove ha vissuto?
Solo un paio di terribili promemoria, perché la memoria è importante, e cosa scegliere di ricordare pone le fondamenta per cosa scegliere di essere.
La prima immagine è quella delle deportazioni del 2004 da Lampedusa alla Libia di migliaia di persone legate e caricate su Cargo militari. La maggior parte di loro sono state abbandonate a morire nel deserto.
La seconda è quella di una delle innumerevoli torture dentro il lager di Bani Walid, in Libia, dove donne, uomini e bambini vengono portati dalle milizie travestite da guardia costiera grazie a soldi italianissimi e all'addestramento dell'Unione europea.
(ah già, noi siamo anche quelli che i ricercati internazionali per tortura, stupri e crimini contro l'umanità, come #almasri, li riportiamo a casa con i voli di stato)
Ma di quale Europa e di quale "Noi" parliamo, se non siamo nemmeno capaci di guardarci allo specchio e dirci che da tempo le nostre democrazie hanno pochissimo, ma proprio pochissimo da insegnare?
* Giurista
 
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