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Piazza piena? Quattro gatti rispetto ai girotondi
di
Rita Guma *
C'è chi esalta il risultato numerico della piazza di ieri e parla di operazione editoriale riuscita per La Repubblica.
Ma proprio per la notevole promozione mediatica alle spalle mi pare invece che sia stato un insuccesso.
Numeri ridicoli paragonati con il Palavobis del 2002, per esempio - che contribuii ad organizzare - dove la partecipazione non si esauriva all'interno della struttura ma si allargava alle strade circostanti a perdita d'occhio - o la coeva piazza di Roma dei girotondi.
Allora l'unico giornale a sostegno era Micromega (con altre idee rispetto ad oggi) e Il Fatto Quotidiano ancora non esisteva.
Perché la differenza erano gli ideali che muovevano i partecipanti di allora, noi società civile.
Quello che oggi ha mossso la "piazza" - oltre le dichiarazioni demagogiche e fuffologiche - erano gli interessi degli editori impegnati nel comparto "difesa".
Gli editori in conflitto di interessi noi li combattevamo...
Che poi all'epoca gli editori-imprenditori che pensavano solo ai propri affari coincidevano con il potere, quindi scendere in piazza era da coraggiosi, non come oggi per chi ha seguito questa piazza, prona ai poteri forti europei.
E infatti allora finimmo, l'Osservatorio ed io ed altre associazioni girotondine, nel dossier di Pio Pompa, insieme a giornalisti e magistrati scomodi, mentre alcuni dei presenti nella piazza di ieri si sono solo assicurati di poter apparire sui media come e meglio di prima.
* Presidente Osservatorio
 
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