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La vittoria è nostra
di
Leandro Leggeri
"Può l’Italia sopravvivere senza gli Usa? Il super debito, 25 anni di sconfitte, le ragioni per scegliere
Paradossalmente il maggiore successo Usa dell’ultimo quarto di secolo è la difesa dell’Ucraina da parte di Biden. Malgrado in Italia si professi il contrario, ha fatto sì che la scommessa di Putin del febbraio 2022 sia andata male" di Federico Fubini, Corriere della sera
Ah, quindi abbiamo vinto! Grandioso. L’Ucraina è in macerie, il fronte è al collasso, gli statunitensi non sanno più come giustificare l’invio di fondi, l’Europa è sull’orlo della recessione energetica, la Russia è ancora lì, e Putin non solo è sopravvissuto ma è pure più forte di prima.
Ma, attenzione, siccome Mosca ha qualche chilometro quadrato in meno rispetto al 2022 e ha perso un bel po’ di uomini (come se alla leadership russa importasse qualcosa), allora la vittoria è nostra. Champagne per tutti!
E poi arriva Trump, il guastafeste. Perché, senza di lui, il piano era perfetto: la Russia avrebbe magicamente collassato, i giovani russi fuggiti avrebbero fondato una Silicon Valley in esilio, Mosca si sarebbe scusata per l’invasione e avrebbe chiesto umilmente di entrare nella NATO.
Ma no, il biondone rovina tutto e "salva Putin" proprio quando stava per cadere. Chissà perché non è ancora crollato da solo dopo tre anni di questa disfatta trionfale…
Ma d'altronde, se lo dice Fubini, dev'essere vero: la Russia è alla canna del gas (anzi no, quello lo vende ancora), Putin è un dittatore in difficoltà (mentre firma nuovi contratti con Cina e India) e l’Occidente ha stravinto (ma allora perché Kiev chiede disperatamente più aiuti?).
Ma tranquilli, non fatevi domande: la narrativa è salva, la vittoria è nostra. Basta crederci.
 
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