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Via Fani. Una storia emblematica ancora oggi
di
Luca Deperi
47 anni dalla strage di via Fani e il segreto di Stato regge. Eppure si sa che erano sulla scena del crimine gli uomini dei servizi, chi perché "invitato a pranzo" passava di lì verso le nove, chi perché aveva le auto in sosta in posizione strategica.
Storia simile a quella di Olaf Palme. Come Moro non volle appiattire la Svezia ai desiderata atlantici e come il nostro morì assassinato con coinvolgimento dei servizi segreti locali che gli passarono vicino quella sera mentre gestivano un'operazione segreta insieme a uomini facenti parte della rete svedese stay-behind.
Le reti stay-behind furono organizzazioni paramilitari interne agli Stati facenti parte del blocco occidentale, messe in piedi senza che i Parlamenti ne fossero a conoscenza e che di fatto facevano riferimento alla CIA.
Spesso confluirono in questo servizio vecchi arnesi in uso sotto il nazi-fascismo, gente ricattabile quanto opportunista ed arrivista.
Ad un signore con queste caratteristiche fu affidata la P2 il cui fine era sempre quello, creare una rete, più massonica che militare, a tutela della fedeltà atlantica dell'Italia.
Gelli subito dopo i fatti di via Fani del 16/03/1978 disse al telefono "il più è fatto" e tre giorni prima dell'omicidio Palme, avvenuto qualche anno dopo, disse: "Informa i nostri amici che la palma svedese verrà abbattuta".
Perché dico questo?
Due motivi:
- ricordatevi la sospensione del diritto elettorale in Romania per "ingerenze russe su Tik-Tok" (e i milioni di persone scese in piazza a protestare a Bucarest, trovate foto facilmente in rete)
- ricordatevi che nulla può, né poteva, essere fatto nei paesi Nato senza che USA-UK non volessero; l'UE non è riformabile poiché costruita appositamente per tenere dentro e sotto il controllo atlantico i Paesi europei (occupati militarmente e privati della sovranità monetaria).
La narrazione data ieri a Roma da quel codazzo di fanfaroni è una montatura, un falso storico sotto tutti i punti di vista non bastassero quarant'anni (e più) di politiche disastrose sul piano sociale, economico, culturale e morale.
 
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