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15 marzo 2025
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Articolo 11 ma inviamo armi e riceviamo testate nucleari
di Daniele Furlan

Mentre gli Usa fingono di adoperarsi per la cosiddetta "pace" e in Europa ripetendo l'irrinunciabile necessità di riarmarsi per difendersi dal pericolo russo, nel silenzio generale sono arrivate ad Aviano e Ghedi le nuove bombe nucleari Usa B61-12, perché le 90 già immagazzinate (50 ad Aviano e 40 a Ghedi) non bastavano...

Questo nonostante l'Italia sia firmataria del "trattato di non proliferazione nucleare degli anni 70 confermato e rafforzato dal Trattato sulla proibizione delle armi nucleari adottato nel 2017 ed entrato in vigore nel gennaio 2021 che vieta lo sviluppo, i test, la produzione, l'immagazzinamento, il trasferimento, l'uso, la minaccia di armi nucleari.

E non basta questo, anche se so che è inutile voglio far notare altri particolari agli italiani.

ART 11 COSTITUZIONE ITALIANA: "L'Italia RIPUDIA LA GUERRA come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Consente, in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".

Ma è sempre stato difficile per gli italiani rispettare quell'articolo della Costituzione visto che hanno capito fin da subito di essere degli ottimi "fabbricanti di morte" un mercato molto remunerativo, e , si sa, gli affari sono affari...

Tra gli anni 70 e 80 ci fu un vero e proprio boom di richieste ed esportazioni. E proprio per regolamentare ciò, 31 anni fa, nel 1990, l’Italia approvava la LEGGE 185/90 "Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito di materiali di armamento". Una legge molto avanzata e che ha fatto scuola. Pone precise condizioni al commercio e ne prescrive la gestione sotto diversi protocolli, molti controlli e informative costanti al parlamento.

Una legge chiara in precisa ottemperanza all'art 11 della nostra Costituzione e conforme all'art 51 carta delle Nazioni Unite (uso per legittima difesa e non al di fuori di UE e paesi NATO).

Tale legge 185/90 recita all’articolo 1:
"È vietata esportazione di armi:
- verso paesi in stato di conflitto armato
- paesi che vadano contro all’articolo 11 della nostra Costituzione,
- con Paesi sottoposti a embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte di ONU o UE
- con Paesi responsabili di accertate gravi violazioni delle convenzioni sui diritti umani,
- paesi che ricevendo aiuti dall’Italia destinano al proprio bilancio militare risorse eccedenti all’esigenza di difesa."

Poi ancora:
"È vietata l’esportazione di armi in contrasto con:
- impegni internazionali dell’Italia (ad es di non proliferazione nucleare)
- i fondamentali interessi della sicurezza dello Stato, della lotta al terrorismo.
- mantenimento di buone relazioni con altri Paesi

- quando manchino adeguate garanzie sulla definitiva destinazione dei materiali".

Invece... dove sono sempre finiti gli armamenti italici? Proprio in paesi belligeranti e, ovviamente, fuori fa UE e NATO: Kuwait, Qatar, Emirati arabi uniti, Arabia saudita, Yemen, Turchia, Turkmenistan, Egitto.

E non si stanno inviando da anni armi al regime ucraino e a quello sionista? Tutto in palese violazione non solo della Costituzione ma anche della legge 185/90.

Dove c'è guerra, dove c'è morte c'è Italia, un made in Italy che non ha mai subito cali, anzi è in costante crescita, questa è la realtà.

Pensateci italiani, mentre inorridire davanti alle immagini che vengono da Gaza e vi fidate del "noi non siamo in guerra, aiutiamo solo chi si difende" dei politicanti buffoni.

L'inchiesta di Duccio Facchini per l'Altraeconomia, basata sui dati Istat pubblicati a febbraio e marzo 2024 riferisce che nell’ultimo trimestre del 2023 l’Italia ha esportato “Armi e munizioni” verso Israele per un valore pari a 2,1 milioni di euro.

Solo a dicembre, ormai nel pieno dei bombardamenti da parte dell’esercito e dell’aeronautica militare israeliani sulla Striscia di Gaza, l’export italiano ha toccato quota 1,3 milioni di euro, facendo segnare così il picco del periodo (contro i 233.025 euro di ottobre e i 584.511 di novembre).

Migliaia di morti, di cui la maggior parte bambini, uccisi dai bombardamenti israeliani, pesano anche sull'Italia... così come il massacro del popolo ucraino.

L'Italia ha mani e coscienza sporche di sangue innocente...

L'Italia teme l'aggressione di una Russia che non ci ha mai fatto del male, inventa anche la sua minaccia nucleare... mentre non si è mai tirata indietro, ha sempre partecipato orgogliosamente e attivamente a tutte le guerre di aggressione NATO degli ultimi anni.

1991 Guerra del Golfo
1994 Bosnia
1999 Jugoslavia
2001 Afghanistan
2003 Iraq
2011 Libia
2013 Siria

Ecco dove i Tornado italiani hanno bombardato. Hanno lanciato bombe, anche all'uranio impoverito, su Belgrado, uccidendo esseri innocenti.

Credete che esiterebbero a lanciare anche qualcuna delle testate nucleari USA sulla Russia? Perché quelle depositate sul suo territorio, sotto il sedere degli italiani, spetta agli stessi italiani lanciarle, non agli statunitensi... i patti sono patti e quelli si che si rispettano.


per approfondire...

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