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15 marzo 2025
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Università: falso che numero chiuso a Medicina sia stato eliminato
di Renato De Vecchis *

Una situazione di degrado morale e di offesa permanente alla etica della comunicazione ha portato alcuni giornali a diffondere la notizia,rivelatasi poi falsa, della avvenuta abrogazione della selezione per l'accesso a Medicina.

E' stato scritto dai giornali ruffiani, proni all'esigenza di incensare il regime, che il governo aveva abolito il test dei quiz a risposte multiple per l'ingresso a Medicina e che, in questo modo, era stato abolito il numero chiuso a Medicina. Ma questo è falso.

Infatti Il testo base della legge di indirizzo, approvata con grande gaudio della ministra Bernini, non prevede affatto l’abolizione del numero chiuso, ma lo mantiene spostandolo da prima dell’ingresso al corso di laurea in Medicina alla fine di un semestre iniziale universitario. Per potere accedere al secondo semestre del corso di laurea in Medicina sarà necessario superare tutte le materie previste nel primo semestre, per potere poi essere collocati in una «graduatoria di merito nazionale».

E' importante rimarcare che la selezione permane e diventa più odiosa ed esposta al rischio di giudizi viziati da parzialità e scarsa trasparenza o francamente improntati a criteri familistici e nepotistici. In realta' gli iscritti al primo semestre saranno impegnati in una competizione selvaggia e, alla fine, circa l’80% di loro non potrà proseguire gli studi di Medicina non perché non meritevoli ma perché meno meritevoli degli altri.

La selezione localistica che gestiranno i singoli atenei contribuirà poi a generare favoritismi.

Per maggiore precisione, l’iter da percorrere è riportato di seguito.

Coloro che intendono iscriversi al corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia (LM-41) dovranno iscriversi a un semestre comune con il corso di laurea in biotecnologie mediche (L-2) o in scienze motorie e sportive (L-22), a libero accesso e senza alcuna restrizione di programmazione riguardo alla sede. I corsi del primo semestre dei corsi di laurea saranno erogati in un arco temporale compreso tra il 1° settembre e il 15 dicembre di ciascun anno.

Chi supera gli esami potra’ iscriversi al test nazionale d'ingresso a medicina, che si svolge ogni anno nel mese di gennaio e che determina una graduatoria nazionale in relazione al fabbisogno concordato annualmente con il Ministero della salute.

Ecco dunque profilarsi la fatidica domanda: "Allo stato dei fatti, che differenza c’è tra il vecchio numero chiuso e il sistema che entrerebbe in vigore?". La risposta è che le uniche differenze certe, ad oggi, sembrano essere lo spostamento della selezione al termine dei primi sei mesi e il fatto che le materie d’esame saranno di livello universitario e non più basate su argomenti delle scuole superiori.

Precedentemente un test a risposta multipla proposto all'atto della domanda di iscrizione metteva tutti sullo stesso piano, dal figlio di papà al figlio dello scaricatore di porto. Tutti erano tenuti a rispondere senza appigli e senza rete ad una sequenza di quesiti, vertenti su questioni culturali generali (fisica, chimica, ma anche botanica, zoologia, geografia e letteratura) e quindi poco specifici ma anche ecumenicamente e uniformemente ostici e indigesti per tutta intera la platea dei candidati, senza possibilità di favoritismi, opacità e complicità in sede di formulazione di giudizio finale.

Infatti il responso era affidato ad una conta numerica delle risposte esatte, senza spazio alcuno per interpretazioni soggettive.

Adesso invece viene predisposto un filtro ad uso e consumo dei raccomandati, dei figli, dei nipoti, degli amici e degli amici degli amici. Funziona cosi'. Si attua l’ espediente di concedere il lasciapassare esclusivamente a coloro che si collocano nei quartili alti della distribuzione dei voti relativi a un gruppo di esami su materie chiave, ad es Anatomia, Chimica, Fisica medica, Biologia.

Tutto questo è scandaloso perché viene bloccato con iniziativa legislativa di stampo fascista il diritto allo studio, pur in una fase di forte domanda di personale medico. Numerosi studenti pur meritevoli saranno costretti ad abbandonare gli studi medici appena iniziati in quanto meritevoli di sufficienza nel profitto ma non abbastanza per potere proseguire nell'iter rispetto ai colleghi studenti più brillanti (o più raccomandati).

Il classismo risiede nel fatto che si sceglie un metodo di valutazione soggettiva (il giudizio del professore giudicante) in luogo di un criterio asettico e cristallino (il responso di una macchina elettronica che conta le risposte esatte). Solo chi riporta i voti più alti riceve l'accessit per sostenere il quiz a risposte multiple previsto alla fine del primo semestre.

In conclusione, la legge introdotta è iniqua perché è biecamente fascista la pretesa che sia comprimibile ad opera del giudizio di un pubblico ufficiale il diritto a studiare la medicina.

Oltre al fatto che lo slittamento di 6 mesi del test fa perdere un anno di studi a chi non passi il vaglio previsto...

* Medico ospedaliero, Componente del Comitato Tecnico-Giuridico dell'Osservatorio


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