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Corruzione al parlamento UE: nuova inchiesta
di
Gabriella Mira Marq
Le autorità belghe hanno effettuato diversi arresti giovedì mattina in un'indagine per corruzione legata al Parlamento europeo, secondo quanto riportato dai media.
Le autorità sospettano che i lobbisti della multinazionale cinese Huawei abbiano pagato tangenti ai politici europei per sostenere la loro causa nell'UE, secondo il portale investigativo olandese Follow the Money.
Circa 15 ex e attuali membri del Parlamento europeo sono "nel mirino" degli investigatori, secondo l'outlet.
La polizia avrebbe effettuato delle incursioni in 21 indirizzi a Bruxelles, nelle Fiandre, in Vallonia e in Portogallo, ma non al Parlamento europeo.
Fonti vicine all'inchiesta hanno riferito a Follow the Money che la polizia federale belga ha fatto irruzione nell'ufficio UE di Huawei e nelle case dei lobbisti della società tecnologica cinese "per sospetti di corruzione, falsificazione, riciclaggio di denaro e organizzazione criminale".
L'ufficio del procuratore federale belga ha confermato che "diverse persone sono state interrogate" sulla loro partecipazione alla presunta rete di corruzione.
Secondo i resoconti, gli agenti di polizia stavano cercando prove che i rappresentanti della società tecnologica avessero infranto la legge mentre facevano pressioni sui eurodeputati.
Negli ultimi anni, diverse nazioni europee hanno impedito a Huawei di accedere alle loro reti 5G a causa del timore che la tecnologia potesse essere utilizzata da Pechino per spionaggio.
Non è la prima volta che le accuse di corruzione hanno scosso il Parlamento europeo. Nel 2022, le autorità hanno trovato sacchi di denaro contante nelle case di diversi ex parlamentari europei sospettati di aver accettato tangenti dal Qatar e dal Marocco.
 
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