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Galimberti e Augias e la propaganda di guerra
di
Giuseppe Salamone
Vergognatevi! Vergognatevi! Vergognatevi ancora!
In questi istanti due persone che il loro corso, ormai, lo hanno fatto, stanno dando vita in prima serata a una subdola propaganda di guerra tremenda. Di quelle propagande che se non hai gli anticorpi non le vedi, ma che ti entrano dentro senza chiedere permesso e ti infestano come una metastasi che difficilmente te la scrolli di dosso.
Corrado Augias, 90 anni e Umberto Galimberti, 82 anni. Ci si aspetterebbe saggezza soprattutto in questi momenti, ma stanno lavorando sodo per far passare un unico messaggio: basta chiacchierare, bisogna riarmarci e prepararci alla guerra. Traditore chi parla di pace. Coglione chi parla di negoziati.
Stanno scomodando tre quarti di storia a partire da Sparta e Atene passando per Hitler. Ma solo prendendo ciò che conviene a loro.
Questi due personaggi hanno avuto tutto dalla vita: successo, visibilità e anche il tempo per godersela.
Potrebbero benissimo mandare a quel paese la propaganda di guerra e la cieca obbedienza a un conformismo insopportabile e dire le cose come stanno. Glielo imporrebbe anche la saggezza che si dovrebbe acquisire con l'età, con l'esperienza. Quella che ti regala un modo di vedere le cose "alto".
Invece stanno lì, ancora, a fare propaganda di guerra. Non è un paese per giovani e questo lo avevamo capito. Augias e Galimberti dovrebbero guardare, o riguardare "La meglio gioventù", soprattutto questa parte:
Professore: "L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire."
Studente: "Cioè, secondo lei tra poco ci sarà un'apocalisse?"
Professore: "E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire... Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via..."
Studente: "E lei, allora, professore, perché rimane?
Professore: "Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere!" .
Se solo Augias e Galimberti avessero lo stesso pudore di quel professore...
 
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