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28 febbraio 2025
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Due ONG denunciano: medici nel mirino di Israele
di Gabriella Mira Marq

Israele ha sistematicamente preso di mira gli operatori sanitari palestinesi a Gaza, sottoponendoli a detenzione arbitraria, tortura e abusi, ha rivelato un nuovo rapporto di Physicians for Human Rights Israel (PHRI).

Tra luglio e dicembre, oltre venti operatori sanitari, tra cui medici, infermieri e paramedici, sono stati detenuti dalle forze israeliane a Gaza. Hanno trascorso più di sei mesi in isolamento, alcuni dei quali hanno subito gravi abusi fisici e psicologici.

Il rapporto ha evidenziato che questi arresti erano finalizzati principalmente a raccogliere informazioni piuttosto che a indagare su presunte attività criminali. PHRI ha sottolineato che queste azioni violano gli standard internazionali sui diritti umani, etichettandole come arbitrarie e illegali.

Secondo PHRI, gli abusi includevano percosse, aggressioni sessuali, attacchi di cani, sovraccarico sensoriale e versamento di acqua bollente sui detenuti. Anche gli operatori sanitari sono stati sottoposti a lunghi interrogatori, spesso subendo violenze fisiche. Molti sono stati arrestati mentre svolgevano le loro funzioni mediche, anche negli ospedali, e altri sono stati detenuti nelle loro case o ai posti di blocco.

Il gruppo ha chiesto il rilascio immediato di tutto il personale medico detenuto e ha chiesto garanzie che i loro diritti e le loro protezioni siano rispettati.

Il PHRI ha inoltre spiegato in dettaglio come la detenzione di questi operatori stia danneggiando il già decimato sistema sanitario di Gaza, esacerbato dalla guerra. Dall’ottobre 2023 sono stati uccisi più di 1.000 operatori sanitari e le detenzioni in corso continuano a compromettere la fornitura di servizi medici vitali. Alcuni lavoratori hanno riferito di essersi visti negare la rappresentanza legale e di essere stati costretti a firmare documenti in ebraico. Altri sono stati trattenuti in detenzione senza accusa né processo, in violazione del diritto internazionale.

Nel frattempo, Human Rights Watch ha riferito che la settimana scorsa le autorità israeliane hanno vietato a un chirurgo ortopedico di entrare a Gaza, impedendole di fornire cure critiche ai bambini con disabilità a causa della brutale guerra israeliana.

Prima dell’ottobre 2023, circa 98.000 bambini a Gaza avevano disabilità. Da allora, altre migliaia hanno subito ferite a causa dell’uso di armi esplosive da parte di Israele, lasciando molti bisognosi di interventi chirurgici ricostruttivi. Negli ultimi 15 mesi, neonati e bambini piccoli non hanno avuto quasi alcun accesso alle cure mediche di follow-up, aumentando la probabilità di gravi complicanze.

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