Video indegno di Trump e Musk su Gaza località turistica
di Lina Iaquinto

Quando al tiggì ho visto immagini del video aberrante, pubblicato da Trump, di Gaza trasformata in una località turistica di quelle cafonissime, dove Musk fa volare dollari, dove tutti appaiono felici intorno a donne che ballano, dove Netanyahu sorseggia una bibita fresca, ho provato uno schifo profondo.

È in corso da 16 mesi il genocidio del popolo palestinese, costretto a spostarsi da sud a nord della Striscia e viceversa, per scansare le bombe del criminale governo Netanyahu, acquistate da governi complici, come il governo Meloni, e lui diffonde immagini di una futura Gaza di divertimento sguaiato, che poggia le sue fondamenta sul sangue, sulle ossa, sulla carne viva che ancora giace sotto le macerie che Israele e tutto l'Occidente hanno prodotto.

Lo schifo all'ennesima potenza.

Intanto noi, resi stanchi da lavori sempre peggio pagati e sempre più allungati in termini di ore, quando va bene mostriamo indifferenza per quella carneficina che i sedicenti giornalisti si ostinano a definire guerra, ma che guerra non è, dal momento che non si tratta dello scontro tra eserciti, ma di uno, quello israeliano, che sta polverizzando un popolo, opponendo come giustificazione quel 7 ottobre sul quale sempre più dubbi si affollano.

Ad esempio, possibile che un massacro organizzato in due anni sia sfuggito al Mossad al quale nulla sfugge?

Non è che i palestinesi erano solo considerati degli ostacoli da eliminare per realizzare progetti palazzinari nella Striscia?

In ogni caso quello che sta accadendo è insopportabile e il nostro governo è sicuramente complice viste le forniture di armi ad Israele.

Basta con le accuse antisemite a chiunque prende le difese di quei poveri cristi che stancamente si trascinano avanti e indietro, affamati, assetati e malati.

Eppure funzionano bene quelle accuse, visto che tanti rimangono in silenzio di fronte all'orrore.

L'unico leader politico che si è espresso in modo netto contro quella schifezza è stato Giuseppe Conte.

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