Amnesty rampogna Merz per invito a Netanyahu nonostante mandato CPI
di Mauro W. Giannini

Amnesty International ha criticato Friedrich Merz, leader dell'Unione Cristiano-Democratica tedesca e probabile prossimo cancelliere tedesco dopo le elezioni parlamentari di domenica, per aver invitato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Berlino.

"Non è stato un buon inizio come futuro cancelliere: la sera delle elezioni del Bundestag, Friedrich Merz avrebbe invitato in Germania Benjamin Netanyahu, contro il quale è stato emesso un mandato di arresto dalla Corte penale internazionale", ha dichiarato lunedì Amnesty Deutschland in un comunicato su X.

L'organizzazione ha descritto la mossa come un "aperto invito" a infrangere la legge. “Il nuovo governo tedesco deve rispettare il diritto internazionale e le istituzioni per i diritti umani. Per una politica estera senza doppi standard”, ha aggiunto Amnesty.

L’ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato lunedì che Merz inviterà Netanyahu per una visita ufficiale in Germania.

Intervenendo in una conferenza stampa a Berlino, Merz ha detto di aver assicurato a Netanyahu che avrebbe "trovato modi e mezzi" per permettergli di visitare la Germania senza il rischio di essere arrestato.

"Penso che sia del tutto assurdo che un primo ministro israeliano non possa visitare la Repubblica Federale di Germania", ha detto Merz.

Analoghe osservazioni e promesse erano state fatte a suo tempo da Antonio Tajani e Matteo Salvini, mentre la Polonia ha permesso a Netanyahu di partecipare alla commemorazione di Aushwitz promettendogli che non avrebbe corso rischi di arresto.

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