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25 febbraio 2025
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Diritto di difesa
di Rossella Ahmad

- No, spiegati meglio. Secondo te quindi Israele non aveva il diritto di difendersi?

Cioè, con questa frase vuoi proprio liberare il mostro che c'è in me, dimmi la verità. Vero che sono paziente, che non mi intimidisco nello spiegare una, dieci, cento volte la stessa cosa, che l'amore infinito per la Palestina non mi fa sentire alcuna stanchezza nel farlo, però sappi che due espressioni hanno il potere di operare una mutazione genetica alla mia indole altrimenti tollerante: diritto all'autodifesa e terra promessa.

Anche diritto di esistere, via. Una contraddizione in termini che viene ripetuta da decenni, a mo' di pappagallo. La morte della logica in tre parole.

E dunque: Se continuerai ad abbeverarti alla sorgente delle sciocchezze infinite dei lestofanti di professione facilmente non considererai una nozione molto semplice, elementare quasi: nei territori occupati, Israele è l'occupante. E fermiamoci a considerare per adesso solo quelli, tralasciando la storia dell'intera Palestina e l'illegalità cosmica insita nel regalare ad X il territorio di Y senza averne alcuna facoltà.

Bene, in quei territori, per la legge internazionale resa carta straccia da un pugno di barbari, Israele non dovrebbe proprio starci. Se entro a casa tua senza permesso e ti dò una randellata in testa per evitare che tu mi metta alla porta, non sto esercitando alcuna autodifesa, è chiaro il concetto?

È sufficientemente chiaro che ci troviamo di fronte ad una regressione logica, che non utilizza alcuna categoria nota del pensiero, che abbandona il sacrosanto principio filosofico della causa e dell' effetto a favore della ripetizione acritica di suoni privi di significato?

Dimentichiamo però per un attimo anche le distorsioni semantiche. Veniamo al concetto di difesa in sé. Non c'è bisogno di un giurista per comprendere che Israele violi tutti i rami della legge internazionale di guerra. Quella "ad bellum", come già detto, e quella "in bello".

In particolare quest'ultima, che impone, anche all'interno di uno scenario di guerra conclamata, di attenersi a principii ben stabiliti di necessità, umanità e proporzionalità. E qui la legge internazionale fa riferimento a specifiche proibizioni di tattiche e metodi di guerra che includano comportamenti perfidi e tesi a generare sofferenze non necessarie.

E vi è un diritto internazionale anche per i territori temporaneamente sotto occupazione. "Temporaneamente", come dicevo nello scorso post, perché la legge internazionale non prevede occupazioni che durino nel tempo, considerando l'invasione dei confini altrui la madre di tutti i reati internazionali.

E cosa dice il diritto di guerra nei territori temporaneamente occupati da una potenza straniera? Semplice: che tale potenza potrà ricorrere solo ad operazioni di polizia per reprimere crimini vari ed eventuali e mai all'aggressione indiscriminata mediante esercito ed aviazione. Crimini di guerra.

Questi barbari hanno causato un' ecatombe umanitaria utilizzando la scusa dell'autodifesa. Se ne vantano, come i visigoti si gloriavano delle città espugnate e celebravano i massacri mostrando al mondo le spoglie dei territori conquistati col ferro e col fuoco. Un millennio e più di storia e di conquiste umane passato invano per questi selvaggi ed i loro paggetti, convinti che siamo ancora nell'alto medioevo.

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