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24 febbraio 2025
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Un capolavoro da studiare
di Guglielmo Mengora

Il nipote di Nelson Mandela, Mandla, era ieri ai funerali di Sayeed Nasrallah.

Il nipote di Salvador Allende, Pablo, era in quel momento in Yemen per celebrare l'unica vera resistenza (insieme con quella libanese e siriana) che sia stata a fianco dei palestinesi e abbia costretto la NATO ed Israele a piegarsi.

Grup Yorum ha presentato nei giorni scorsi a Mosca ed in Bielorussia il documentario "8 giorni nel Donbass". E sorvoliamo sulla truccatissima (cit. Corriere) Maria Zakharova che riceve cantando "Bella Ciao" le firme di decine di migliaia di italiani (tra cui la mia) che chiedono scusa alla popolazione russa per l'ignoranza propagandista e criminale di Mattarella.

E noi? Noi no, come diceva la canzone (e il Cielo mi perdoni se cito Baglioni...).

Quello è troppo sporco, quell'altro è troppo brutto, quell'altro ancora è troppo religioso, quello non conosce i sacri testi, quell'altro non ha capito come funziona il Socialismo, quell'altro non ha fatto professione di fede ma a noi, quell'altro ha l'hijab, quello ha la maglietta di Mao, quello è venezuelano.

La nostra strategia è che gli straccioni del II e III Mondo ci consegnino ad honorem la leadership indiscussa della Rivoluzione a causa della nostra superiore conoscenza dei Sacri Testi, mentre noi invece prendiamo le distanze da tutto e da tutti. Pure da noi stessi, se capita, ma in particolare da loro.

Per fortuna è da un pezzo che hanno capito che noi siamo solo chiacchiere e distintivo e ci prendono persino in giro.

C'era da prendere le parti della Resistenza palestinese. I comunisti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina dicevano "chi sta con noi, sta con l'Iran, l'unico che ci aiuti" mentre noi arrovellati in capriole spericolate perché stavamo con i palestinesi ma non con i libanesi e gli iraniani e non ci piacevano nemmeno i siriani e comunque la nostra era una vicinanza spirituale ed eravamo per i due stati che vediamo solo noi, e comunque non è così che si fa e in ogni caso non ci hanno chiesto come si fa e quindi non è roba nostra.

C'era da contrastare un regime autenticamente, dichiaratamente e ufficialmente neonazista, il primo dalla seconda guerra mondiale, sponsorizzato questa volta non di nascosto ma apertamente dall'Occidente tutto, messo al potere in Ucraina per scatenare una guerra mondiale e noi eravamo con gli ucraini di tutte le parti (pro e contro, pensa tu) e i moscoviti erano imperialisti e fascisti esattamente come gli ucraini ma dovevamo aiutare Kiev e imporre sanzioni alla Russia e per riannodare le estremità di questi fili impossibili da conciliare per mesi ci siamo inventati resistenze sociali in Russia che non esistevano e imminenti colpi di stato, governi russi guidati da nazifascisti e contigui al nazifascismo con il risultato di coprire politicamente la NATO in Ucraina fino a quando è stato possibile, cioè fino a quando non ha perso (semper fidelis!).

Per fortuna, non contiamo niente e quindi è andata come doveva andare ma nel frattempo attorno alla resistenza contro il nazifascismo della NATO si è creato un movimento globale di paesi del II e III Mondo che andava dall'Africa alla Palestina alla Cina e noi abbiamo raggiunto il lodevole obbiettivo di essere capaci di prendere le distanze da tutto e così facendo finire nel campo della NATO pur se a parole prendiamo le distanze pure da quella.

Un capolavoro da studiare.

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