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Israele ritarda rilascio prigionieri in violazione dell'accordo
di
Mauro W. Giannini
L’ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha annunciato oggi che il rilascio dei prigionieri palestinesi sarà ritardato “fino a quando non sarà garantito il rilascio dei prossimi ostaggi”.
"E' stato deciso di ritardare il rilascio dei terroristi previsto per ieri fino a quando non sarà assicurata la liberazione dei prossimi ostaggi, senza cerimonie degradanti", si legge.
Sono state citate come motivo del rinvio ripetute violazioni da parte di Hamas dell'accordo di cessate il fuoco sugli ostaggi mentre è Israele che attua decine di violazioni continuando gli attacchi.
Sabato Israele avrebbe dovuto rilasciare 620 prigionieri in cambio di sei prigionieri liberati da Hamas, ma Tel Aviv ha ritardato il rilascio citando quella che ha definito “umilianti consegne di ostaggi”.
Si prevede che il rilascio dei prigionieri palestinesi avrà luogo quando verrà rilasciata la prossima tornata di ostaggi.
Il gruppo di resistenza palestinese Hamas ha condannato il ritardo di Israele nel rilasciare i prigionieri palestinesi definendolo una “violazione” dell'accordo di cessate il fuoco e scambio di prigionieri a Gaza.
"L'affermazione israeliana è falsa e inconsistente e mira a eludere gli obblighi dell'accordo", ha detto in una nota il leader di Hamas Ezzat al-Rishq.
"Le cerimonie di consegna non includono alcun insulto ai prigionieri, ma riflettono il trattamento umano riservato loro", ha aggiunto.
Israele ha affermato che ritarderà i rilasci fino a quando la prossima consegna dei prigionieri non sarà garantita e condotta senza quelle che ha definito cerimonie “degradanti”.
Di fatto queste cerimonie infastidiscono Tel Aviv in quanto gli ostaggi rilasciati mostrano una buona attitudine verso i loro sequestratori (cordialità saluti, uno di loro ha baciato in testa due membri di Hamas che apparivano come i suoi carcerieri). Nel contempo Hamas schiera i suoi membri spesso con armi israeliane in mano, dando una dimostrazione di forza.
“La vera umiliazione sta nel trattamento riservato ai prigionieri palestinesi durante il loro rilascio, che spesso comporta torture, percosse e umiliazioni deliberate fino all’ultimo momento”, ha detto Rishq.
“I prigionieri palestinesi vengono rilasciati mentre sono ammanettati e bendati, con le loro famiglie minacciate di non organizzare alcuna celebrazione di benvenuto per il loro ritorno”.
Il leader di Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di “sabotare deliberatamente” l’accordo di Gaza, definendolo “una chiara violazione dei suoi termini e dimostrando la mancanza di credibilità di Israele nel rispettare i suoi impegni”.
Rishq ha esortato i mediatori e la comunità internazionale ad assumersi la responsabilità e ad esercitare pressioni su Israele affinché onori l'accordo e rilasci i prigionieri senza ulteriori indugi.
Non è stato rilasciato il dottor Abu Safiya e si è saputo che il suo nome non è nell'elenco dei prigionieri da rilasciare, come invece si era ritenuto nei giorni scorsi.
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